L'amministrazione comunale, le associazioni e i cittadini di Aprilia si preparano ad affrontare la battaglia contro l'ipotesi di discarica a La Gogna; un progetto da bloccare a ogni costo ora che la Provincia di Latina e i sindaci pontini hanno finalmente individuato i siti (Latina e Fondi) dove realizzare gli impianti a gestione pubblica.

La decisione presa giovedì dalla conferenza dei sindaci, attualmente contestata dai Comuni di Fondi e Sabaudia, non deve però far pensare che il progetto presentato dalla Paguro sia tramontato, visto che l'iter avviato a novembre dello scorso anno continua a procedere in maniera autonoma. Il 4 febbraio scadranno i termini per presentare le osservazioni, perciò il Comune di Aprilia il 28 gennaio ha convocato la commissione Ambiente dove illustrerà le controdeduzioni per smontare il piano della società, che propone di finanziare la bonifica del sito inquinato di via Savuto con la realizzazione di un invaso da 660 mila metri cubi. Una discarica nove volte più grande dei rifiuti da smaltire (stimati in 66 mila mc), dove la società di Fabio Altissimi intende far confluire anche i rifiuti stabilizzati che tratta l'impianto Tmb della Rida Ambiente.

Prima della commissione ci sarà un altro importante passaggio, visto che oggi alle ore 17.00 è in programma la riunione web tra gli interessati a presentare osservazioni che hanno risposto all'appello dell'assessore Monica Laurenzi: ben 33 sono le realtà (tra comitati, associazioni e cittadini) che hanno aderito all'invito pubblico della delegata all'Ambiente per fare gioco di squadra contro la discarica.

«L'appello che abbiamo lanciato due settimane fa ha riscosso un'alta adesione. Questo primo risultato - spiega l'assessore Laurenzi - ci soddisfa soprattutto perché ci racconta come questa città, attraversata negli anni da tante battaglie ambientali, abbia acquisito un importante livello di competenze, di attenzione e di presenza da parte di associazioni e comitati. Di competenze diffuse ce ne sono tantissime, la nostra idea è quella di convogliare queste forze».

La "call" in programma questo pomeriggio servirà per coordinare gli sforzi in vista della conferenza dei servizi, cercando tramite lo scambio di idee di rendere più incisive ed efficaci le azioni di contrasto al piano. Una rete in grado di bloccare il progetto, evitando che La Gogna possa diventare la discarica della provincia di Latina. Anche perché l'individuazione dei siti pubblici non mette al riparo l'area di via Savuto dalla possibilità di ospitare l'invaso. «Non penso che il fatto che siano stati individuati due siti e sia stato nominato un commissario ad acta per individuare l'area ci liberi da questa spada di Damocle, anche perché la vicenda della discarica pubblica è ancora in divenire. Di certo - continua l'assessore all'Ambiente - mi auguro che la Regione decida in maniera consapevole sulla richiesta della Paguro, prendendo atto che i sindaci hanno individuato dei siti utili alla chiusura del ciclo dei rifiuti e tenendone conto nella conferenza dei servizi. Tra l'altro la zona di La Gogna non risulta idonea nemmeno nel piano provinciale dei rifiuti, documento che è stato utilizzato per la redazione del nuovo piano regionale».