E' stato rinviato per le perplessità dei sindaci dell'Ato 4, il punto relativo all'uso della forza pubblica per il recupero delle morosità per le bollette dell'acqua. La conferenza dei sindaci di ieri ha discusso per una mezz'ora della proposta di deliberazione avanzata dal dirigente della segreteria tecnica dell'Ato, Umberto Bernola, ma i dubbi sono stati più delle certezze. La sensazione, ascoltando a margine il parere dei primi cittadini, è che messa così questa proposta, sarà bocciata.
Era del resto l'argomento più controverso all'ordine del giorno della seduta, assieme a quello relativo alla restituzione dei mutui ai Comuni da parte del gestore Acqualatina. E questi due punti sono stati rinviati a future sedute, in quanto è necessario un approfondimento delle questioni sollevate.
Il tema più interessante era quello del recupero della morosità. La società Acqualatina vanta da tempo la mancanza, a bilancio, di oltre 17 milioni di euro di bollette, la metà di esse relative ad utenze private. Molte le difficoltà denunciate dal gestore in questi anni soprattutto per applicare riduzioni o distacchi delle forniture ai morosi. In questo senso, l'ingegner Umberto Bernola della segreteria tecnica dell'Ato 4 ha voluto andare incontro in qualche modo ad Acqualatina proponendo ai sindaci la possibilità di affiancare ai tecnici del gestore anche le forze dell'ordine, nello specifico gli agenti della polizia locale. Una mossa che però non convince pienamente nessuno dei sindaci della provincia. Che hanno sollevato perlessità e dubbi tanto da indurre il presidente Carlo Medici a chiedere il rinvio del punto per ulteriori approfondimenti.
In particolare i sindaci chiederanno al gestore informazioni dettagliate sulla morosità anche dal punto di vista dell'evasione (di solito una quota di evasione è fisiologica). La linea è quella di fare qualcosa per il contrasto della morosità, ma di muoversi su aspetti sostenibili evitando ricorso alle forze dell'ordine. Inoltre, i sindaci vorrebbero spostare più in là ogni iniziativa oppure calibrare le scelte anche tenendo in considerazione la situazione legata all'emergenza Covid e agli effetti che la pandemia ha avuto dal punto di vista economico, sulle famiglie. E' probabile infatti che ci sia, tra lo scorso anno e quello in corso, un ulteriore incremento della morosità legato alla crisi post Covid.