Che ci sarebbero state importanti novità per il Museo Cambellotti di Latina, lo si sapeva già da qualche tempo. D'altronde il Comune, almeno nel settore della Cultura, sembra aver giocato bene la sua partita con la Regione Lazio, presentando progetti appetibili, ottenendo importanti finanziamenti e diventando capofila nel sistema integrato delle Città di Fondazione. L'obiettivo? Tramandare la cultura, come è giusto che sia, ma attraverso un nuovo linguaggio, più moderno, grazie a nuove attrattive e soprattutto creando una nuova rete dove cultura significa anche occupazione e turismo.

Ad illustrare questa nuova avventura, questa mattina proprio all'interno del Museo Cambellotti, ci hanno pensato il sindaco Damiano Coletta, l'assessore alla Cultura Silvio Di Francia, il dirigente comunale e Rup del progetto Elena Lusena e tutti i protagonisti della rivoluzione della struttura. 

Gli obiettivi
Sono numerose le finalità del progetto, tra cui spicca la valorizzazione del patrimonio culturale, archivistico e architettonico in stretta connessione con gli altri beni culturali del territorio. Si punta a migliorare l'accessibilità e la fruizione del sistema museale attraverso la messa in rete dei beni e l'utilizzo di tecnologie multimediali, che fanno da cornice ad un prodotto integrato che possa soddisfare target di utenza diversificati, ma il cui scopo è anche di conservazione e archiviazione digitale del patrimonio. Il tutto incorniciato dalla creazione di servizi aggiuntivi per il visitatore (come il punto ristoro, il bookshop, servizi di informazioni culturali e turistiche, aree di lettura), spazi educativi - didattici e l'accreditamento del museo come Centro di formazione permanente in ambito turistico-culturale. A rendere il tutto più appetibile ci penserà la pianificazione della strategia di comunicazione museale on site e on line con strumenti digitali. Una ricetta simile non può che favorire lo sviluppo di azioni di marketing territoriali con gli stakeholders locali e fornire un impulso allo sviluppo economico con una migliore qualità della vita. Insomma, si punta ad un museo inclusivo, accessibile, fruibile, democratico, creativo, digitale e innovativo. Un museo per tutti.

Nuove capacità
Il Museo sarà in grado di promuovere la digitalizzazione di produzioni artistiche e di documenti su Latina, sulle città di fondazione e sull'agro pontino attraverso la gestione di immagini, filmati e documenti a fini di consultazione, ma anche permettendo la fruizione dei laboratori e la visione dei prodotti culturali attraverso un nuovo approccio multimediale. Inoltre, si punta a realizzare una piattaforma tecnologica condivisa, necessaria per mettere in relazione tutti gli attori del Sistema Integrato delle Città di Fondazione e dell'Agro Pontino. Così facendo si rafforza l'esperienza di fruizione del museo e dell'intero territorio, grazie alla creazione di un percorso guidato coadiuvato dalle moderne tecnologie.

I risultati attesi
Il Museo punta a diventare un Hub di coordinamento del sistema museale e culturale del territorio, con una forte propensione alla digitalizzazione del patrimonio locale e alla creazione di un sistema integrato di comunicazione analogico e digitale per una estesa accessibilità al pubblico. Si evolveranno anche le modalità di fruizione del museo, grazie alla creazione di uno stretto legame tra l'opera e il contesto storico, socioeconomico e culturale, ma anche al territorio che la ospita. Sono infatti previsti percorsi tematici urbani e territoriali coordinati, ai quali si aggiungerà una costante misurazione e la gestione dei dati relativi ai flussi di pubblico e alle visite (tratti dal sito web e pagine social) per pianificare successive politiche museali.
Il territorio viene quindi sviluppato in quanto incubatore di innovazione culturale, capace di attrarre flussi turistici diversificati, rafforzando coesione, inclusione sociale e partecipazione pubblica. Questo genererà inevitabilmente lo sviluppo delle economie legate alla valorizzazione del patrimonio, a sostegno della crescita sia delle imprese profit che di quelle no profit in ambito culturale.

Tra storia e tecnologia
Tra le novità di spicco del nuovo museo, in termini di digitalizzazione, ci saranno un tavolo interattivo, una sala immersiva e un plastico multimediale, realtà che permetteranno una nuova esperienza di fruizione del Cambellotti. Ma non è tutto, perché a questo si aggiunge un nuovo logo, campagne di social media management realizzate ad hoc, un concept allestitivo e una Li-Fi Zone, che consente di ottenere informazioni sulle opere in un istante: basta puntare lo smartphone su delle speciali luci, le quali inviano immediatamente le informazioni in merito all'opera in questione sullo schermo dell'utente.

Lo Staff
ItLogix srl (Andrea Taurchini, Massimiliano Lanzidei, Fabio d'Auria, Giorgio Graziotti, Francesco Meloni)
Studio 21 (Alessandro Dei, Lisa Tavarnesi)
EasyNet (Giuseppe Soccodato, Sonia Cataldi)
Mixintime (Amilcare Milani, Fabio Valerio Cirilli)
Euromia srls ( Michele Pellegrini)
To Be srl (Francesco Russo, Giacomo Malandruccolo)
Cisco System (Giuseppe Viglialoro)
Lorella Costruzioni srl (Filippo Vacca)
Tipografia Lo Stampo (Vincenzo Calisi)
Simona Palombo
E.T. Group (Luigi Vellucci)
Antonio Pennacchi (Scrittore e Storico)
Alessandro Cocchieri (Direttore scientifico)
Riccardo Zefferi (Architetto)
Nicolette Mandarano (Social Media Manager)
Alessia Ricciardi
Gianmarco Montemurro
Fabrizio Cuseo
Personale del Museo (Sergio Mancini, Raffaele De Gennaro Salvatore Sciaudone, Paola Rossini, Laura Cianfarani, Sergio Garritano, Luigi Romano, Costantino di Nardo)

Sponsor e sostenitori:
3Heads Fratelli d'Ercole
Banca Popolare di Fondi
Latina Oggi (Media Partner)