C'è una differenza sostanziale tra i concetti di rigenerazione e riqualificazione urbana: se riqualificando si demolisce e ricostruisce, rigenerando si raggiunge un obiettivo più ambizioso, ossia dare nuova vita ad una comunità di abitanti. È sicuramente il caso di partire da questo presupposto, espresso dal professore Carlo Patrizio, per raccontare cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro negli ex quartieri Q4 e Q5. Il professore, docente universitario di Rigenerazione dell'Edilizia del Territorio a La Sapienza, è stato ospitato questa mattina in Comune dal sindaco di Latina Damiano Coletta, accompagnato dal commissario e dal direttore dell'Ater, rispettivamente Marco Fioravante e Paolo Ciampi, per illustrare il suo progetto realizzato per i due enti. L'obiettivo è quello di ottenere i finanziamenti del bando "Qualità dell'Abitare" del Mit, che valorizza progetti prodotti in sinergia da più enti.
L'idea nata nel capoluogo si intitola "A gonfie vele", e deve il suo nome ai lotti 46 e 47, le cosiddette "vele" per l'appunto, parte integrante del progetto di rigenerazione urbana che coinvolge anche il lotto 49 e l'ex Icos, eterna incompiuta che verrà demolita qualora il Mit riterrà il prodotto valido del finanziamento che può arrivare a 15 milioni di euro. Al suo posto sorgerà un nuovo edificio, con abitazioni popolari ma anche servizi, i quali rappresentano quel valore aggiunto e immateriale necessario affinché si possa parlare di rigenerazione urbana. Infatti, oltre all'housing sociale a canone calmierato, ci saranno una biblioteca, degli spazi di co working, un centro sociale. Poco distante sono previsti uffici di Polizia di Stato per la sicurezza del territorio, mentre sui lotti 46 e 47 si vuole realizzare un impianto fotovoltaico,oltre che nuove serre solari, degli orti sociali e molto altro ancora.

Di fondamentale importanza sarà un ponte ciclo pedonale, che attraverserà la Pontina, e che metterà in relazione i quartieri con il centro e che renderà la periferia un contenitore servizi che potranno attirare i cittadini.
Infine, sempre nella definizione del concetto di rigenerazione, è d'importanza fondamentale il contributo dei cittadini, per i quali è stato preparato un questionario che sarà utile ad implementare il progetto da presentare al Mit.

«L'obiettivo - ha dichiarato il Sindaco Damiano Coletta - è rigenerare una zona nevralgica della città, quella a cavallo della Pontina in corrispondenza degli edifici comunemente chiamati "le vele". Siamo proiettati in questo progetto con grande impegno per renderlo il più competitivo possibile e insieme all'Ater abbiamo intenzione di fare la nostra parte per garantire ai cittadini un diritto essenziale, il diritto alla casa, e per mettere a disposizione della collettività la fruizione di spazi pubblici. Siamo dunque nella direzione del bene comune il cui valore è assolutamente inestimabile».
«C'è grande soddisfazione -- ha commentato il Commissario straordinario dell'Ater, Marco Fioravante – perché siamo al lavoro per aumentare l'offerta abitativa e allo stesso tempo per rigenerare zone che interessano centinaia di famiglie. Speriamo che questo sia soltanto l'inizio di un percorso che vedrà Ater e Comune impegnati nel ridisegnare insieme parti della nostra città pensando sempre, come ha detto il Sindaco, al bene comune».