«Presto la vaccinazione con il farmaco di AstraZeneca sarà estesa anche agli over 55, dopo la decisione di AIFA e la formalizzazione del Ministero della Salute». Ormai non sembrano esserci più dubbi sul fatto che il prodotto britannico venga utilizzato anche in Italia per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, al punto che anche l'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato ha deciso di sbilanciarsi. «E dal primo marzo - ha aggiunto D'Amato - le dosi verranno somministrate anche dai medici di base». Dopo il diniego dei passati giorni, la Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco sta per dare il proprio consenso a somministrare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni di età, in buone condizioni di salute. Nella nostra provincia a beneficiarne per primo sarà il personale scolastico e universitario, docente e non, poi a seguire le altre categorie per le quali finora era prevista l'immunizzazione per i soli under 55. Si tratta di un importante passo in avanti nella campagna vaccinale. Molti però continuano ad avere dubbi sull'efficacia del farmaco britannico realizzato dalla Irbm. In merito è intervenuto proprio il presidente dello stabilimento farmaceutico di Pomezia, Piero di Lorenzo rilasciando dichiarazioni confortanti all'agenzia Dire circa l'efficacia e la copertura rispetto alle varianti.
«L'efficacia del nostro vaccino rispetto alla malattia grave, cioè alla eventuale ospedalizzazione, è del 100 percento. Vale a dire che il soggetto a cui viene inoculato il vaccino AstraZeneca sicuramente non andrà in ospedale e tanto meno in terapia intensiva. Sinceramente non mi sembra cosa da poco. Dopo l'inoculazione della prima dose l'efficacia è pari al 73% con la seconda dose, a 12 settimane, si arriva all'82%. Per cui il vaccino è assolutamente efficace e sicuro. E' un vaccino (una pubblicazione lo certifica) che evita la circolazione del virus, cioè il contagio successivo, al 67%. Sono state dette tante cose errate in merito a nostro farmaco. La diffidenza è iniziata quando è stato ufficializzato il prezzo di vendita del prodotto che ha portato a sollevare dubbi sulla stessa efficacia. Davanti ad una multinazionale che decide di rinunciare a miliardi di dollari perché vende al prezzo di costo, io mi sarei aspettato un plauso ed invece è partita una campagna sospetta quasi a voler dimostrare che costa poco perché vale poco. Non è così. Costa poco perché l'Astrazeneca e l'Università di Oxford hanno rinunciato a guadagnare su questo vaccino in costanza di pandemia. La sua efficacia contro le varianti? Per quanto riguarda quella inglese, che sembra la più preoccupante vista la diffusione nel nostro Paese, il vaccino è totalmente efficace come sul ceppo originario. Per quanto riguarda le varianti sudafricana e brasiliana, quest'ultime sono attualmente sottoposte ad un trial clinico. A breve si avranno delle risposte concrete e validate scientificamente. Per quanto riguarda le dosi destinate all'Italia - ha aggiunto Di Lorenzo - Oltre alle 300mila dosi iniziali, ne arriveranno altre 700mila entro fine mese e nel mese di marzo sono previste 4milioni di dosi in consegna. Sono abbastanza fiducioso perché i ritardi che si sono verificati saranno presto recuperati. Sono allo stesso modo fiducioso che nel secondo trimestre si possa mantenere tutti gli impegni presi dalla multinazionale con l'Unione Europea e con gli stati nazionali».