Che fine hanno fatto i 12 autobus turistici messi a disposizione dalla Regione per un totale di 1.100 km e per potenziare il trasporto pubblico locale? Sono riconoscibili dagli utenti degli autobus? Se lo era chiesto nei giorni scorsi il sindacato Ugl lamentando criticità di vario genere sul servizio, dai problemi legati alle corse allo stato del deposito degli autobus, dai problemi legati al contratto di lavoro alla precarietà della rimodulazione del servizio che non ha risolto i problemi segnalati da utenti e autisti. Per queste ragioni è stato indetto uno sciopero previsto per l'8 marzo. E a chiedere maggiore chiarezza lamentando la precarietà del servizio è anche il consigliere comunale della Lega Vincenzo Valletta.
«Prosegue all'insegna dei disagi, delle inadempienze e di un'organizzazione fallace la gestione del trasporto pubblico locale a Latina» spiega il consigliere leghista parlando di una situazione che pesa sulle spalle dei cittadini e dei lavoratori alle prese con criticità mai irrisolte come quelle che riguardano la sicurezza, il potenziamento del servizio, tra l'altro previsto dal capitolato ma mai effettuato, il potenziamento dell'organico che - scrive Valletta - «è stato rinviato all'anno mai». Davvero troppo poco per un servizio rinnovato tre anni fa con un nuovo gestore che, a parte la dotazione iniziale di nuovi autobus, non è riuscito a entrare nelle corde della città, a giudicare dalle lamentele dei suoi frequentatori abituali, i cittadini. «La riorganizzazione del servizio, sbandierata dal sindaco Coletta, dall'assessore Bellini e da Lbc - critica Valletta - come una rivoluzione, si è tradotta nell'ennesimo buco dell'acqua. L'importante novità, che doveva essere uno dei perni della rimodulazione del servizio, con l'integrazione dei 12 autobus turistici messi a disposizione dalla Regione per un totale di 1.100 km al giorno è stata "cancellata" proprio dalla mancanza di organizzazione e di adeguata programmazione». Il problema, segnalato anche da molti cittadini è la non riconoscibilità di questi autobus.
«Ogni giorno quei bus li vediamo aggirarsi per Latina quasi completamente vuoti. La ragione? Non sono riconoscibili. I cittadini non sono stati adeguatamente informati sulla loro presenza ed è assurdo pensare che la loro esistenza possa ridursi ad un foglio A4 attaccato al mezzo impossibile da leggere per chiunque. Il tutto con uno sperpero di denaro pubblico inaccettabile da parte di chi governa la città e dovrebbe rendere un servizio fondamentale come quello che il trasporto pubblico locale, efficiente ed efficace. Quello che preoccupa maggiormente è che le rivendicazioni da parte dell'Ugl che hanno organizzato uno sciopero per l'8 marzo, sono sempre le stesse. Questo significa che nessun nodo è stato sciolto e che le riunioni fatte anche in commissione trasporti siano stati solo lo sfondo su cui Lbc ha innestato la solita campagna propagandistica che non si traduce mai in azioni concrete a sostegno dei comparti interessati». La Lega esprime il suo sostegno ai lavoratori costretti, per far sentire la propria voce, a ricorrere allo sciopero. «Un'amministrazione comunale seria ha il dovere di evitare i disagi e di prevenire le criticità nell'interesse sia di chi con passione, dedizione e continuità svolge tale servizio che dei cittadini. Un'amministrazione comunale degna di tale nome ha il dovere di programmare in modo rigoroso i servizi, di accertarsi che non vi siano problemi e qualora insorgessero di risolverli in modo rapido confrontandosi con i diretti interessati e recependo le migliorie che potrebbero essere apportate. Non si governa la seconda città del Lazio, e qualsiasi Comune, ponendo su tutto la bandiera dell'autoreferenzialità ma quella dell'azione e della qualità dei servizi».