«Per proteggersi dal Covid la prevenzione primaria attuata da ogni singolo cittadino diventa strategica, così come un corretto stile di vita è essenziale per aumentare le proprie difese immunitarie». Antonio Sabatucci, dottore Responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl Latina, pone l'attenzione sull'importanza dei comportamenti, fondamentali nella lotta al virus molto prima della cura. «Non si parla a sufficienza di prevenzione – sottolinea Sabatucci - Si pone giustamente l'attenzione sulla necessità che venga garantito il vaccino a tutta la popolazione, così come i farmaci efficaci, senza dimenticare l'assistenza sanitaria col monitoraggio a domicilio e quella ospedaliera mettendo a disposizione il numero necessario di posti letto. Tutto vero, tutto giusto, ma altrettanto importante e da non trascurare è la prevenzione individuale».

Vale a dire?
«Partiamo da un presupposto: un corretto stile di vita riduce in maniera significativa il rischio di avere patologie croniche e, soprattutto, l'obesità che nella provincia ha avuto un ruolo determinante in numerosi decessi causati dal Covid: nel conto dei morti complessivi una prevalenza è legata a patologie croniche, ipertensione, cardiovasculopatie, ma una grande fetta anche all'obesità. Per decessi Covid di persone obese la nostra provincia è al quinto posto a livello nazionale, un dato non confortante che deve far riflettere».

Qual è il corretto stile di vita a cui si riferisce quando parla di prevenzione naturale contro il Covid?
«Innanzitutto l'alimentazione. Deve essere piena di verdure ricche di fibre solubili che rafforzano il microbiota intestinale e incidono sull'apporto di vitamine. Bisogna usare gli antibiotici nei casi strettamente necessari e limitare gli alimenti che li contengono, come possono essere le carni di alcuni allevamenti. Oltre all'apporto delle verdure è importante quello della frutta ricca di vitamine C e D. Un altro aspetto riguarda la consistenza dei pasti: i nostri saggi predecessori non sbagliavano quando dicevano di fare colazione da re, pranzo da principe e cena da povero. E' proprio così. La sera, inoltre, non vanno assunti carboidrati perché questi vengono utilizzati dai muscoli e dal cervello e, di conseguenza, la notte si fatica ad assimilarli».

Tutto qua?
«Assolutamente no. L'attività fisica è un altro elemento che aumenta molto le difese immunitarie. Almeno 30 minuti al giorno di camminata, anche salire le scale fa bene, andare in bicicletta è ottimale. La bici inoltre permette di mantenere il distanziamento e, a livello globale, riduce gli inquinanti nell'aria che sono dannosi perché impegnano il nostro sistema immunitario riducendo le difese dal virus».

In che modo le riducono?
«Le goccioline respiratorie che trasportano il virus si legano alle polveri sottili nell'aria e permetteno una più rapida diffusione del Covid. In occasione della prima ondata ho chiesto ai nostri sindaci di favorire la mobilità alternativa, ma è necessario creare le condizioni idonee, con piste ciclabili: è giusto sottolineare come Latina abbia superato i limiti previsti dei 20 microgrammi al metro cubo di polveri sottili. Nel corretto stile di vita va incluso anche il distanziamento sociale, sempre e ovunque perché riduce la carica virale che diminuisce in rapporto alla distanza: più lontani siamo l'uno dall'altro e meno possibilità ci sono di ricevere o trasmettere il virus».