Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. In questo caso chi sembra avere problemi nell'udire le richieste dell'opposizione è la presidente della commissione Ambiente Loretta Isotton che da quasi un mese ha ricevuto richiesta di convocare la commissione sulla partenza del porta a porta di Abc ma anche sul piano industriale e l'approvazione del bilancio, prima dal consigliere Olivier Tassi, poi da FdI e dalla Lista Calandrini con Andrea Marchiella e Matilde Celentano insieme ad Alessandro Calvi di Forza Italia, Matteo Coluzzi di "Generazione per Latina" e Vincenzo Valletta della Lega.

Richieste ignorate, con altri temi considerati più importanti e la giustificazione di una indisponibilità del direttore generale di Abc Ascoli. Oggi Tassi chiede le dimissioni di Isotton. «Salta di nuovo la convocazione della Commissione Ambiente per parlare del Piano Industriale e del Bilancio di ABC, in vista della partenza del porta a porta – spiega Tassi, amareggiato da questo modus operandi - già lunedì scorso la Presidente Isotton avrebbe dovuto mettere all'ordine del giorno i punti richiesti dall'opposizione, ma aveva chiesto un'altra settimana di tempo e garantito che avrebbe convocato lunedì 1 marzo. Invece ha preso in giro i Consiglieri comunali e per l'ennesima volta non ha rispettato il regolamento delle commissioni. A questo punto se avesse un minimo di senso delle istituzioni si dovrebbe dimettere da una carica che evidentemente non merita di ricoprire. Ma il problema non si ferma alla Isotton, perché anche l'Assessore Bellini era presente e sapeva della richiesta delle opposizioni, è chiaro quindi che LBC è in grave difficoltà sulla gestione dei rifiuti, al di là degli annunci e degli innumerevoli post su facebook. ABC non ha rispettato la normativa dello Statuto che prescrive l'aggiornamento annuale del Piano Industriale e l'adozione del Bilancio di previsione entro ottobre, per entrambi è necessaria l'approvazione in Consiglio Comunale, ma fino ad ora non si è visto nulla». Per Tassi il fatto è grave in quanto ABC non può attivare investimenti se i suoi atti fondamentali non vengono approvati in Consiglio, mentre si susseguono gli annunci di partenza del porta a porta, secondo modalità che non rispettano quanto previsto nell'ultimo Piano Industriale approvato ad Agosto 2019, con un primo step di 40.000 utenze previsto ad ottobre 2020.

«Ma non solo – spiega - c'è da considerare il mutuo da pagare a Cassa Depositi e Prestiti, per il prestito di 12 milioni di euro, che ha dei costi finanziari non indifferenti, con la prima rata prevista a Luglio 2020. Insomma la realtà è ben diversa da quanto presentato da ABC e propagandato dall'Amministrazione. Inoltre c'è la revisione del canone di servizio, che era parametrata all'avanzamento del porta a porta, ma fino ad oggi non si sa nulla dell'adeguamento. Per questi e anche per altri motivi è necessario che i Consiglieri siano informati e che gli atti vengano portati in Consiglio nei tempi corretti. Purtroppo LBC mette la correttezza amministrativa e la trasparenza nel cassetto quando è in difficoltà e permette ad ABC di violare lo statuto e forse anche altri obblighi, che ad oggi non è dato sapere».