"La governance del Parco Nazionale del Circeo continua ad essere alla mercé di faide tra varie correnti della sinistra ambientalista, impegnate in una lotta intestina per una mera spartizione di poltrone. Uno spettacolo indecente, che vede l'attività dell'ente parco paralizzata perché priva dei massimi organi di gestione, con la nomina del direttore bloccata da mesi e un presidente dimissionario. E' tempo di uscire fuori da giochi politici per cui da decenni in Italia la salvaguardia dell'ambiente è prigioniera delle logiche spartitorie della sinistra, ammantate da ideologie ecologiste per diventare invece territorio di conquista e lottizzazione politica". Lo afferma l'europarlamentare di Fratelli d'Italia-ECR, Nicola Procaccini, responsabile nazionale del Dipartimento ambiente e energia di FDI. 

"Vogliamo sia fatta chiarezza sulle vicende legate alla gestione del Parco del Circeo, anche attraverso una interrogazione parlamentare che sarà presentata da Fratelli d'Italia, e sui criteri di selezione del nuovo direttore dell'ente dopo l'annullamento del relativo bando. Un clima da resa dei conti che, evidentemente, nasconde ben altre mire di finti ambientalisti interessati soltanto a mettere le mani sulla gestione di milioni di euro destinati alle attività dell'ente.      
Il Parco del Circeo rappresenta un'area verde di grande interesse, una delle più importanti ed antiche aree naturali protette d'Italia che riveste un ruolo essenziale per l'habitat di un vasto territorio. Per questo esso è indicato come riserva della biosfera Unesco dal 1997 e merita di essere gestito con adeguati criteri da professionalità di provata competenza.  
Se davvero vogliamo lavorare per la tutela del nostro territorio, è tempo che l'ecologia nel nostro Paese sia sottratta a criteri di gestione, da sempre appannaggio della sinistra, legati alla mera spartizione di poltrone e sia affidata, invece, a vere politiche di salvaguardia basate su un'autentica difesa del territorio", conclude Procaccini.