Una delle sfide più complesse dell'emergenza legata al Coronavirus è stata, come sempre consegnata alla scuola, a quella comunità che resiste di fronte ad ogni scossone sociale, ad ogni criticità compiendo ogni giorno il miracolo di andare avanti continuando ad educare le nostre città. Mentre tutto si sfilaccia tra la paura e la conta di malati e di vittime, oggi come un anno fa, resiste sia fisicamente che moralmente quella comunità di insegnanti, studenti e famiglie che contribuiscono a salvarla ogni giorno. E a tenere in piedi un sistema che non può cedere, nonostante le negligenze degli enti locali e nonostante i problemi di edilizia scolastica esplosi anche in questi giorni con le piogge e la chiusura di due plessi. Ecco perché una boccata d'ossigeno considerevole arriva dal ministero dell'istruzione con il decreto di approvazione dei piani di intervento per la manutenzione straordinaria e l'efficientamento energetico degli edifici scolastici di competenza di province e città metropolitane. Il decreto, tra gli ultimi atti della ministra Lucia Azzolina, ha previsto lo stanziamento di 855 milioni per ridare ossigeno agli istituti superiori. A Latina arriveranno circa 9 milioni e mezzo di euro per interventi di manutenzione importanti suddivisi tra vari plessi tra nord e sud della provincia. Tra le somme più ingenti quelle destinate per la messa in sicurezza dell'istituto alberghiero Celletti di Formia (1.764.748,97), al liceo classico Dante Alighieri di Latina (2 milioni tra 1,5 per interventi energetici e 522 per lavori antincendio) e al professionale Filosi di Terracina (un milione di euro per ristrutturazione edilizia) e all'istituto industriale Galilei di Latina (911mila euro per la sicurezza delle coperture).

«Si tratta di un importante investimento che interessa le scuole secondarie di secondo grado e che è il punto di arrivo di un grande lavoro di coordinamento che è andato avanti, in questi mesi, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Istruzione e il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con l'Unione delle Province d'Italia (UPI) e l'Anci- aveva spiegato la Ministra Lucia Azzolina mesi fa – abbiamo lavorato per sbloccare tutte le risorse possibili. Sull'edilizia scolastica molto è stato fatto, ma c'è ancora tanto da fare. Gli investimenti ci sono, bisogna spendere velocemente e realizzare le opere».

Le risorse sono state ripartite tra le Province e le Città metropolitane sulla base della popolazione scolastica, del numero degli edifici scolastici presenti sul territorio. Gli Enti locali hanno individuato e comunicato gli interventi che vorranno realizzare in via prioritaria. Le erogazioni sono state disposte direttamente dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l'istruzione, l'edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell'istruzione in favore degli enti locali. Le modalità prevedono che i soldi siano dati in anticipazione, fino al 20% del finanziamento, a richiesta dell'ente locale beneficiario e che la restante somma possa essere richiesta solo successivamente all'avvenuta aggiudicazione dei lavori ed erogata sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall'ente, debitamente certificati dal Responsabile unico del procedimento, fino al raggiungimento del 90% della spesa complessiva al netto del ribasso di gara. Il residuo 10% sarà liquidato a seguito dell'avvenuto collaudo e del certificato di regolare. esecuzione.