I tributi per i cittadini di Aprilia saranno ancora più salati a partire dai prossimi mesi, l'amministrazione comunale ha infatti deciso di alzare l'aliquota Imu e l'addizionale Irpef per far fronte ai maggiori accantonamenti previsti nel bilancio comunale.

A comunicarlo sono stati il vice sindaco e l'assessore al Bilancio Lanfranco Principi e il dirigente del settore Finanze Emiliano Di Filippo, nel corso della commissione convocata per discutere del documento unico di programmazione (Dup) per gli anni 2021-2023, delle nuove aliquote e del bilancio preventivo. Una seduta nella quale sono emerse tutte le difficoltà dell'ente di piazza Roma, alle prese con il ripiano del maxi disavanzo da 48 milioni di euro e quest'anno "punita" dall'introduzione di una nuova norma che chiede ulteriori accantonamenti per chi non rispetta il pagamento delle fatture entro 30 giorni. «Nel bilancio abbiamo dovuto far fronte al disavanzo da 48 milioni che prevede un recupero annuale di 3,4 milioni. A ciò bisogna poi aggiungere - ha spiegato il dirigente Di Filippo - il fondo crediti di dubbia esazione, pensato per sterilizzare gli effetti negativi delle mancate entrate, che rispetto agli anni passati andrà versato nella sua interezza. Il legislatore ha poi accolto la direttiva europea che impone i tempi di pagamento delle fatture entro 30 giorni dalla scadenza e il nostro Comune che non rispetta questo termine, operando in anticipazione di cassa, ha dovuto prevedere un ulteriore somma come fondo garanzia debiti commerciali. Un totale di circa 8,7 milioni di euro che arriva a 10 milioni con i fondi contenziosi e il fondo riserva. Perciò, cercando di fare gioco di squadra, abbiamo cercato di lavorare su una razionalizzazione della spese, oltre che sull'incremento dell'Imu e delle aliquote che chiaramente risentiranno ancora una volta dell'emergenza».

Per quanto riguarda l'Imu la decisione dell'amministrazione è stata eliminare le agevolazioni per alcune categorie, una mossa che secondo le proiezioni dovrebbe far aumentare le entrate da 12 milioni e 12 milioni e 700 mila euro «Per l'Imu non si tratta di un vero aumento ma dell'eliminazione delle agevolazioni per le aree fabbricabili e i terreni agricoli dei contribuenti che non sono coltivatori diretti. Per quanto riguarda - afferma l'assessore Principi - l'addizionale comunale abbiamo invece riformato l'aliquota, lasciando l'esenzione per la fascia minima e uniformando allo 0,80% tutte le altre fasce di reddito. Purtroppo siamo stati penalizzati dagli accantonamenti obbligatori».
L'opposizione però annuncia già battaglia, visto che in commissione il consigliere Davide Zingaretti (Aprilia in Azione) ha espresso un no contro l'aumento dell'Imu. «Dal documento leggiamo - dice - un aumento sulle aree fabbricabili e i terreni agricoli, su cui siamo fortemente contrari. Non è il momento opportuno per rialzi di questo tipo, c'è bisogno invece di un'incisiva lotta all'evasione».