Da oggi e fino a Pasquetta siamo in zona rossa: non si può uscire dal Comune se non per motivi di lavoro e necessità, ma con la deroga che prevede la possibilità di andare a casa di parenti e amici - non conviventi - una volta al giorno, entro i confini della regione e nel limite di due persone (al netto di figli under 14 e disabili conviventi). E' prevista anche la possibilità di raggiungere le seconde case fuori regione. Le tipiche gite fuori porta sono vietate così come i viaggi di piacere e i soggiorni nelle strutture ricettive fuori regione che non sono considerati essenziali. Tuttavia, il Viminale ha chiarito che ci si può spostare verso un'altra regione per raggiungere porti, aeroporti e stazioni per recarsi all'estero, con obbligo di tampone e quarantena al rientro in Italia.

Saranno aperti soltanto negozi e servizi "essenziali", ad esempio supermercati, alimentari al dettaglio e farmacie di turno. Sono aperte le chiese e i fedeli possono partecipare alle celebrazioni religiose nel rispetto del distanziamento sociale e indossando la mascherina. Bisogna comunque recarsi nel luogo di culto più vicino alla propria abitazione. Celebrazioni anticipate per via del coprifuoco. Ma cosa succederà dal 6 aprile in poi? L'Rt del Lazio si mantiene sotto l'1, è stabile a 0,98 e, di conseguenza, dopo le festività pasquali ci permetterà di restare in zona arancione. In virtù del nuovo Dpcm l'Italia sarà arancione o rossa fino al 30 aprile, con le zone gialle sospese. Nel decreto legge, in cui vengono confermate tutte le attuali restrizioni, è previsto un «meccanismo» che consentirà, qualora i dati epidemiologici miglioreranno, l'assunzione di provvedimenti specifici per allentare alcune restrizioni. Se un territorio avrà dati da zona gialla il governo potrà decidere di valutare un allentamento delle misure. Per quanto riguarda le scuole, si tornerà comunque in classe fino alla prima media nelle zone rosse. E i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l'attività in presenza.