"Questo mese rappresenterà un punto di non ritorno per il tessuto produttivo del nostro Paese. L'auspicio è quello di poter intravedere una via d'uscita e di non rimanere impantanati nel labirinto delle inefficaci e per nulla dignitose elemosine di Stato. In questo senso, i piccoli imprenditori del comparto dell'ospitalità a tavola (Horeca) attendono uno scostamento di bilancio di considerevole entità per finanziare il secondo decreto Sostegni con il quale erogare tutto ciò che serve". Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento imprese ospitalità. "Whatever it takes - ha spiegato - prendendo in prestito una celebre espressione del nostro premier. In particolare, i ristoratori necessitano di indennizzi a fondo perduto equivalenti al 30% del fatturato 2019 e solo per coprire i costi fissi, in cima ai quali c'è la voce affitti".

"Solo potendo contare su indennizzi importanti, calibrati sulle reali sofferenze economiche, i piccoli imprenditori del comparto dell'ospitalità a tavola non ancora falliti, e costretti irragionevolmente a tenere chiusi i loro locali, potranno ricominciare, piano piano, a respirare", ha aggiunto Ferdinando Parisella, segretario nazionale di Mio Italia.