Una dura reprimenda da parte della Regione Lazio ai sindaci della provincia di Latina, che in un anno non sono riusciti a produrre un atto amministrativo che indicasse con chiarezza su quale sito realizzare la discarica a servizio del territorio. E' questo che è accaduto ieri nella videoconferenza che ha visto la partecipazione dell'assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, del capo di gabinetto di Nicola Zingaretti Albino Ruberti, del prefetto di Latina Maurizio Falco del presidente della Provincia Carlo Medici e dei sindaci di Aprilia, Latina, Fondi, Maenza e Formia (commissario prefettizio). Un incontro convocato dalla Regione che ne sta tenendo per ogni provincia al fine di stimolare i territori a fornire risposte in merito alla indicazione dei siti per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti.

Valeriani e Ruberti sono stati particolarmente duri con i sindaci pontini, sottolineando come di ufficiale, dalle loro parti, sia arrivato nulla, se non una mera comunicazione da parte del presidente Carlo Medici che indicava le due aree di Borgo San Michele e Fondi come siti per lo stoccaggio dei rifiuti. Ma da Roma vogliono atti di Consiglio provinciale.

La prossima settimana Medici convocherà la conferenza dei sindaci che dovrà discutere nuovamente dell'area da indicare. L'impressione però è che l'intesa sia molto lontana e le aree rimaste tra quelle valutate dai tecnici della provincia, non sembrano garantire una possibilità di sintesi.

Valeriani e Ruberti, ieri, hanno detto senza mezzi termini che scaduta l'ordinanza di Zingaretti, la Regione Lazio stavolta non concederà proroghe e attiverà i propri poteri sostitutivi. Un rischio quantomai concreto, stando al fatto che i sindaci pontini sembrano navigare a vista e completamente privi di una bussola. Dopo un anno di parole e roboanti annunci di autonomia nelle scelte e di gestione pubblica dei rifiuti, alla prova dei fatti rischiamo di trovarci davanti all'ennesima volta che la politica abdica al proprio ruolo, lasciando che a scegliere sia un commissario. Del resto, per chi ha davanti una campagna elettorale, trovare il coraggio di scegliere e indicare una discarica di rifiuti vorrebbe dire dimostrare di essere capace di svolgere il ruolo di sindaco. Ovviamente, non è il caso dei nostri amministratori.