Il collegio liquidatori dell'Aprilia Multiservizi risponde ai dubbi del consigliere La Pegna rispetto all'auto ibrida ricaricata con la corrente dell'azienda speciale, specificando che si tratta di un'operazione regolare e autorizzata con una delibera aziendale. Una difesa dopo le accuse del capogruppo di Fratelli d'Italia, che aveva ipotizzato uno spreco di risorse pubbliche. «L'automezzo  per il quale il sopraccitato consigliere comunale afferma 'di aver ricevuto ampia documentazione fotografica' è, in via temporanea, regolarmente autorizzato dal 6 aprile 2021 con apposita preventiva delibera del Collegio dei liquidatori n. 4 del 30 marzo 2021 pubblicata sul sito istituzionale dell'azienda ai fini informativi e di adempimento degli obblighi di trasparenza. Si precisa altresì - affermano i componenti del collegio Daniele Giuncato, Maurizio Loreto Ottaviani e Davide Di Battista -  che in linea con quanto disposto dall'art. 95, c. 3, del Dpr n. 917/1986 (Tuir), in tema di rimborso spese chilometrico per trasferte effettuate fuori dal territorio comunale da amministratori (e quindi nel caso di specie liquidatori) per l'effettuazione dell'attività svolta per conto della azienda, il citato costo della ricarica è regolarmente addebitato al legittimo proprietario dell'automezzo, in linea con quanto autorizzato con preventiva delibera, come peraltro riscontrabile dalla documentazione e dalle schede di percorrenza disponibili presso l'azienda. Si specifica inoltre che, nel caso di specie, l'automezzo in oggetto è un Phev (Plug-In Hybrid Electric Vehicle) cioè un'auto ibrida diesel/elettrica Plug-In che dispone, in aggiunta al motore termico, di una batteria della capacità di 13,5 kilowattora il cui totale costo di ricarica, come dettagliatamente indicato nella deliberazione sopraccitata alla quale si rimanda, ammonta ad euro 3,1063/giornata che, in conformità alla normativa vigente, è stato, per la durata temporanea preventivamente autorizzata, sinora addebitato al proprietario del mezzo per complessivi euro 15,53 soprattutto al fine di scongiurare un ingiustificato arricchimento per il percipiente e la non detraibilità fiscale del relativo costo per l'azienda. Siamo comunque ben lieti che, in discontinuità con il recente passato, ci sia una fattiva attenzione alle vicende dell'azienda che, faticosamente, sta risolvendo le proprie problematiche come evidente dalla propria situazione patrimoniale ma, non possiamo non rilevare, come 'informazioni ricevute' volutamente distorte rechino danno all'immagine aziendale intorbidendo, nel contempo, la dialettica politica svilendo così l'attività demandata ai componenti dall'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Comune».

Una nota che chiarisce diversi aspetti dalla vicenda, anche se il collegio dei liquidatori "sorvola" sulle parole del vice sindaco di Aprilia con delega alle Partecipate Lanfranco Principi, che commentando la notizia il 28 aprile ha comunque ritenuto "inopportuna" la ricarica dell'auto ibrida, sottolineando come i dirigenti gli avessero spiegato che ciò era stato fatto per far fronte a un'emergenza.