"In riferimento a quanto dichiarato dal portavoce comunale di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco occorre precisare che la notizia della chiusura dell'ufficio del reddito di cittadinanza del Comune di Latina è totalmente priva di fondamento". A dirlo è l'assessore al Welfare del Comune di Latina, Patrizia Ciccarelli. "Il servizio al quale si riferisce Gianluca Di Cocco, che è effettivamente in fase di rinnovo attraverso una gara che verrà bandita a breve su MEPA, è quello di potenziamento del segretariato sociale e del servizio professionale che sono comunque sempre attivi e ai quali i cittadini possono continuare a rivolgersi".
Come ricorda l'assessore, il Reddito di cittadinanza si può chiedere in tre modi: presso le Poste Italiane; rivolgendosi a un Caf; tramite il sito dedicato www.redditodicittadinanza.gov.it (l'accesso avviene tramite SPID).
La domanda viene valutata dall'Inps che, attraverso le proprie banche dati nazionali, verifica la presenza dei requisiti richiesti per l'accesso. In presenza di problematiche ulteriori alla mancanza di reddito e di lavoro, la domanda del cittadino, che comunque inizia subito a ricevere l'aiuto economico, viene inoltrata al Comune di residenza perché i Servizi sociali effettuino una presa in carico che aiuti la persona o la famiglia ad uscire dalla situazione di povertà aggiungendo eventualmente altri servizi, aiuti o prestazioni firmando un patto per l'inclusione sociale. In presenza, invece, di problematiche esclusivamente lavorative, la domanda viene inoltrata al Centro territoriale per l'impiego (CPI) con il quale il cittadino firmerà un patto di immediata disponibilità al lavoro.
"Quella che Di Cocco chiama misura fallimentare è in realtà uno strumento di sostegno al reddito e inclusione lavorativa irrinunciabile, soprattutto in questo periodo di pandemia - afferma Ciccarelli - Dall'avvio della misura nazionale di contrasto alla povertà, denominata prima Sostegno per l'Inclusione Attiva, poi Reddito di inclusione e oggi Reddito di cittadinanza, nel nostro ambito territoriale Distretto Latina2 sono transitate 8.203 domande di cui 3.376 trasmesse, tra il 2017 e il 2021, dall'Inps ai Comuni del nostro distretto. Ad oggi il Comune di Latina ha in carico 1.493 domande contro 1.417 domande trasmesse direttamente dall'Inps al CPI territoriale. La presa in carico di queste famiglie, per la maggior parte, richiede tempi lunghi di incontro, condivisione dell'analisi dei propri problemi e valutazione di prospettive future. Per questo motivo si è deciso di potenziare il sistema al fine di poter rispondere celermente alle tante domande. Il nostro "Servizio Sociale professionale e segretariato sociale", già operante stabilmente, è stato dunque rafforzato con ulteriori 4 assistenti sociali. Oggi ci troviamo nella fase di una gara con la quale verrà individuato il soggetto cui affidare il servizio di potenziamento, dedicato in modo esclusivo alla misura del reddito di cittadinanza. Dunque, nessuna chiusura del servizio, che è regolarmente operativo, e ci tengo a rassicurare i cittadini che non devono temere alcuna ripercussione sul beneficio che stanno percependo".
Di Cocco: "Dribbling dell'assessore"
"Il problema che ho evidenziato in merito al Reddito di Cittadinanza è differente rispetto alla risposta data dall'assessore ai Servizi sociali Patrizia Ciccarelli, che abilmente ha deviato il tema principale". Lo afferma il portavoce comunale di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco.
"E' infatti vero che il segretariato sociale ed il servizio sociale professionale sono incaricati di accogliere i beneficiari del reddito di cittadinanza, al fine di coinvolgerli in un progetto di inclusione sociale, ma è altrettanto vero che, a causa dei numerosi casi da gestire, era stato istituito ad Ottobre 2020 il servizio di Reddito di Cittadinanza al fine di potenziare i servizi sociali stessi, già sovraccarichi di lavoro. Ed è qui il problema. Questo servizio è ora fermo a causa del mancato rinnovo. Come ho già avuto modo di dire, è evidente la necessità di riprendere immediatamente il servizio al fine di poter includere i beneficiari del reddito di Cittadinanza all'interno di piani specifici di integrazione. Il problema non risiede nell'erogazione del reddito di cittadinanza ma nei ritardi e nelle difficoltà che si incontrano nel permettere a queste persone di essere incluse nel tessuto sociale e non essere solamente delle persone che ricevono un bonifico. Quello che probabilmente non è chiaro è la necessità di dare la possibilità a chi vive in situazioni di disagio di diventare una risorsa per tutta la comunità: questo dovrebbe essere lo scopo del sussidio e soprattutto l'obiettivo di chi gestisce la pubblica amministrazione. L'augurio è che quanto prima vengano riattivati quei servizi di potenziamento, ora bloccati, necessari allo sviluppo sociale di tutta la comunità".
Gianluca Di Cocco, portavoce per il comune di Latina di Fratelli d'Italia, accende i riflettori sullo sportello dedicato all'erogazione del Reddito di cittadinanza a Latina, chiuso da giorni.
«Fallimento preannunciato quello dell'erogazione del Reddito di cittadinanza, che ha solo evidenziato il proliferare dei furbetti che approfittano dell'emergenza. La misura, che si conferma il più grande fallimento del M5S doveva abolire la povertà e invece, troppo spesso, finisce nelle mani di chi non ha i requisiti per ottenere l'erogazione. Nel comune di Latina da giorni l'ufficio del reddito di cittadinanza non è più attivo. Lo scorso 30 aprile il servizio in appalto del comune di Latina, che assegnava i servizi del reddito di cittadinanza, è scaduto, e attualmente dall'amministrazione targata LBC, non è stato presentato nessun nuovo bando. Ciò che è reso obbligatorio da una determina dirigenziale, non trova proseguo. Nella determina del 19/04/2021 n544/2021 viene segnalata inoltre, la necessita di assicurare il servizio fino al 31/12/2021 ma dopo quasi un mese ancora nessuna risposta. Questa situazione, che denota per l'ennesima volta un'incapacità organizzativa, sta creando numerosi problemi alle tante famiglie che ne hanno diritto e che hanno richiesto il reddito di cittadinanza. Pratiche purtroppo non lavorate e quindi non evase, il sito del comune, dove non sono presenti chiare indicazioni e numeri di telefono per chiarimenti e delucidazioni, mette in seria difficoltà quei cittadini che realmente hanno bisogno di un progetto di inclusione sociale, di un progetto che permetta loro di essere membri attivi della società».
di: La Redazione