Essere vaccinati con AstraZeneca o Pfizer, Moderna o Johnson & Johnson può fare la differenza. Almeno per chi vuole andare in vacanza. I vari vaccini hanno infatti una tempistica diversa per quanto riguarda la somministrazione della seconda dose e dunque con una ricaduta sulla relativa durata della certificazione verde che permetterà la partecipazione ai banchetti di nozze e forse anche l'ingresso nelle discoteche, oltre ad assicurare la libera circolazione nelle regioni che, eventualmente, dovessero tornare nei prossimi mesi in fascia rossa o arancione.
La certificazione verde di avvenuta vaccinazione va richiesta e viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. La certificazione sarà disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico della persona interessata. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del Decreto legge Riaperture possono richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario.
Vediamo ora le differenze tra i vari vaccini e come si calcola la durata della certificazione verde. Dai 6 mesi inizialmente previsti, la validità della certificazione verde per i vaccinati è stata portata a 9 mesi, ovviamente a partire dalla data del completamento del ciclo vaccinale. Per chi invece ha fatto solo la prima dose, il certificato rilasciato ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.
Chi si vaccina con AstraZeneca deve innanzitutto calcolare che la finestra tra la prima e la seconda inoculazione del vaccino è di 12 settimane. Dunque, se si stanno programmando le vacanze, è bene tenere presente che circa due mesi e mezzo dopo la prima dose si dovrà tornare nel medesimo hub per la seconda. La certificazione verde ha una validità di base di 9 mesi. Per chi si vaccina con AstraZeneca la durata del green pass si allunga dei giorni che intercorrono tra la prima e la seconda dose. Poiché dopo 15 giorni dalla prima iniezione si ha già la certificazione verde, si tratta di altri 70 giorni che portano la validità totale del documento a 11 mesi e 10 giorni.
Anche per chi si vaccina con Pfizer o Moderna, la durata base del green pass è di 9 mesi. Poiché il richiamo per questi due vaccini composti da mRna messaggero è previsto dopo 35-42 giorni dalla prima iniezione e la certificazione viene rilasciata già dopo 15 giorni, la durata totale del green pass in questi due casi è di 9 mesi e 28 giorni.
Il vaccino Johnson & Johnson prevede una dose unica. In questo caso, quindi, la durata del green pass è dunque quella base di 9 mesi, sempre a partire dal 15esimo giorno successivo all'iniezione.
Ovviamente anche chi non è stato vaccinato ma è guarito dal Coronavirus ha diritto al Covid pass. Nello specifico, potrà ottenere una certificazione verde della durata di sei mesi a partire dalla data dell'avvenuta guarigione.
Chi non è stato vaccinato e non è mai stato infettato dal Covid, per spostarsi liberamente deve sottoporsi a un tampone che, se negativo, concede una libertà di movimento di sole 48 ore dal momento in cui ci si è sottoposti al test.