Rintracciare gli stranieri irregolari, perlopiù indiani, affinché possano essere vaccinati oltre che tamponati. E' questo il compito degli operatori di Emergency che stanno lavorando nel capoluogo in collaborazione col Dipartimento di prevenzione della Asl pontina. Scovare gli irregolari, contattarli e, poi, convincerli a vaccinarsi: non si tratta sicuramente di un lavoro semplice come ampiamente dimostrato nei mesi scorsi quando più volte la Asl ha trovato numerose difficoltà nel rintracciare gli indiani non regolari del nostro territorio. Adesso col supporto di Emergency potrebbe essere più semplice. La collaborazione con la Asl prevede attività di supporto nel contact tracing e monitoraggio delle condizioni socio-sanitarie dei migranti presenti nell'area, l'eventuale individuazione di criticità legate alla presenza e alla diffusione del virus e la mappatura della popolazione indiana presente sul territorio per riuscire a raggiungere anche le persone più isolate. L'intervento è in particolare rivolto ai membri di questa comunità in quanto una delle più numerose e difficili da raggiungere nell'area, e quindi potenzialmente a rischio nell'attuale situazione di pandemia.
E proprio per questo l'obiettivo primario, adesso, diventa quello di vaccinare gli indiani per evitare che ci possa essere una nuova diffusione della variante asiatica, ribattezzata Delta, come sta avvenendo altrove.
Esiste già un piano preciso ed esiste anche una data. Martedì 22 giugno presso il poliambulatorio di Pontinia verranno effettuate le prime vaccinazioni agli indiani irregolari del territorio. Per le inoculazioni è stato scelto il vaccino Johnson&Johnson che in quanto monodose permetterà di "togliersi il pensiero" con una sola somministrazione. Naturalmente salvo imprevisti: il farmaco della Janssen è a vettore virale come l'AstraZeneca e, per adesso, è stato raccomandato alle persone con più di 60 anni, ma non vietato agli under 60. Se da qui fino a martedì le agenzie o il Ministero della Salute dovessero rivedere la fascia di età, allora si procederà con un altro vaccino, vale a dire il Pfizer. Per quanto riguarda gli indiani regolari, invece, dovranno vaccinarsi presso gli hub della provincia tramite prenotazione come per il resto della popolazione: anche in questo caso sarà importante la collaborazione tra Asl ed Emergency per portare a termine un importante lavoro di convincimento.
Le attività degli operatori, un coordinatore e due mediatori culturali, uno sull'unità mobile di strada di Emergency, uno in supporto al Dipartimento di Prevenzione dell'asl di Latina, si svolgono dal lunedì al venerdì.
Tramite tracciamento telefonico, uno dei mediatori comunica con le persone positive al Covid-19 segnalate dall'Asl e poste in isolamento. Il secondo mediatore, invece, insieme al coordinatore del progetto, si sposta all'interno della provincia nelle aree a maggiore densità di migranti (Bella Farnia, Borgo Hermada e Pontinia), per un'attività di prevenzione e per fornire informazioni sulle modalità di isolamento e su chi contattare in caso di sintomi riconducibili al Covid-19. Gli operatori sottopongono ai beneficiari anche dei questionari per raccogliere dati sociali, sanitari, sul Covid, e sull'eventuale rientro dall'India degli intervistati.