Duecentocinquanta lavoratori preoccupati per il loro futuro e i servizi di pulizie e sanificazione degli ospedali pontini a rischio per una delicata e complessa vertenza che si sta svolgendo in questi giorni. La Asl di Latina ha concesso una proroga di 15 giorni alla società uscente, incaricata del servizio di pulizia delle strutture ospedaliere pontine, servizio che dal 1° luglio doveva passare alla gestione di una nuova società, la Meranese Servizi, che si è aggiudicata l'appalto pluriennale per un importo di 17,3 milioni di euro. Come denunciato dal sindacato CLAS, c'è la forte preoccupazione per il futuro dei 250 lavoratori. In base ai servizi previsti dal capitolato del nuovo appalto, infatti, per molti dei lavoratori interessati sono previste notevoli riduzioni di orario, e quindi di retribuzione, mentre altri rischiano di perdere il lavoro.

«Stiamo seguendo la vertenza per il passaggio dei 250 lavoratori addetti alle pulizie e sanificazione nelle strutture ospedaliere della provincia pontina, con preoccupazione ma soprattutto con grande senso di responsabilità - afferma il Presidente nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero - Si tratta del futuro economico di lavoratori e famiglie e questo non può lasciare indifferenti nessuno delle istituzioni coinvolte. Ad oggi la Asl ha dato una proroga del servizio di 15 gg alla società uscente, perché le divergenze emerse durante la fase amministrativa e sindacale pre-passaggio prospettano un taglio di circa il 30% delle ore lavorate da parte della società subentrante, non consentendo la salvaguardia occupazionale e reddituale di tutto il personale, nonché il pieno espletamento dei servizi».
Clas ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Latina perché, come massima carica dello Stato sul territorio, possa coordinare le parti interessate dalla vertenza, affinché si converga ad una soluzione condivisa e che consenta la totale garanzia ai lavoratori. Per le stesse ragioni è stato sollecitato l'intervento della Regione Lazio.

«Non dimentichiamo che garantire i 250 lavoratori – continua Favero - vuol dire garantire anche la continuità di un servizio essenziale di pulizia e sanificazione delle strutture ospedaliere che, a nostro avviso, richiede un investimento di risorse umane ed economiche ancor più esteso di quello ad oggi esistente e che mai deve essere pensabile o ipotizzabile una riduzione anche minima delle attività. La pandemia ha già dato a tutti noi grandi lezioni sull'importanza della igiene, salute e sicurezza all'interno delle strutture ospedaliere, per i degenti ma anche per tutto l'apparato sanitario e non che vi lavora all'interno. I 250 lavoratori hanno fatto e fanno un grande lavoro con tanto coraggio, soprattutto durante il periodo pandemico, ed oggi va riconosciuto il giusto valore al loro lavoro, garantendo – conclude il sindacalista - occupazione e mantenimento del reddito, nonché se possibile un miglioramento ed incremento delle ore di servizio a disposizione».