Il rilancio dell'agricoltura attraverso i giovani imprenditori. E' uno degli obiettivi che si pongono per i prossimi mesi la Regione Lazio e l'Arsial, l'agenzia regionale che si occupa appunto di creare crescita e sviluppo nel mondo agricolo ed agroalimentare.
Il settore agricolo ha subito forti rallentamenti dovuti sia alle intemperie dei mesi invernali sia alle chiusure imposte dalle restrizioni per la pandemia mondiale, che hanno abbassato il volume d'affari di settori come quello dell'agroalimentare. Anche il calo conseguente dei consumi ha prodotto a catena effetti disastrosi. Pertanto è necessario trovare soluzioni affinché l'intero comparto possa ritornare a crescere. In questo senso, appunto, si stanno muovendo le azioni di Regione e Arsia. A fare il punto è il consigliere di amministrazione dell'ente Arsial Enrico Dellapietà.

«La provincia di Latina, con le proprie aziende agro-alimentari, rappresenta l'1,3% delle imprese italiane e il 21% di quelle del Lazio. Sono convinto che attraverso un lavoro puntuale di aiuti e investimenti, possiamo far crescere ancora di più il ruolo delle nostre imprese», afferma Enrico Dellapietà, consigliere di amministrazione dell'azienda regionale Arsial. In queste settimane Dellapietà ha preso visione della situazione del comparto agro-alimentare del territorio regionale, di cui la provincia pontina è asse portante.
«Le intemperie ambientali e la crisi innescata dalla pandemia da Covid hanno messo a dura prova le aziende della provincia di Latina e di tutto il Lazio – rileva Dellapietà – Mai come in questo momento gli investimenti messi in campo dalla Regione Lazio per il settore sono fondamentali. In questo senso, rientrano i 38 milioni di euro destinati allo sviluppo rurale, fondi che arrivano dall'Unione europea. Ma altrettanto importante ritengo sia un progetto di cui il Lazio è eccellenza. Sto parlando dei fondi destinati ai giovani agricoltori. Lo scorso marzo la giunta ha messo in cantiere 15 milioni di euro che serviranno a scorrere la graduatoria dei giovani agricoltori del Lazio. Un aiuto concreto per i tanti giovani che hanno deciso di investire le loro energie nella coltivazione della terra. Sono molteplici i ragazzi che hanno scelto questo percorso : nel Lazio si registra una crescita del 10 per cento negli ultimi cinque anni del numero di giovani impegnati in agricoltura. Sono 1500 le aziende guidate da under 35 nella nostra regione. Parliamo di imprenditori che hanno deciso di scommettere su coltivazioni particolari e di dare fiducia al territorio e io credo vadano giustamente ricompensati. E' stato anche grazie al loro impegno che il settore agroalimentare può guardare con fiducia al futuro dopo i problemi legati alla pandemia».
«Il ruolo che può avere Arsial nel rilancio dell'intero settore è fondamentale. Infatti attraverso un'intensa attività di promozione dei prodotti tipici e di qualità del Lazio, condotta sia in ambito nazionale che internazionale, Arsial favorisce l'apertura di nuovi sbocchi commerciali per le nostre imprese del settore agroalimentare, con azioni volte alla penetrazione del mercato interno e dei mercati esteri. Inoltre, offre assistenza economica e finanziaria alle imprese operanti in campo agroalimentare e fornisce assistenza tecnica in materia di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti. In questo senso, il mio ruolo di raccordo e di rappresentanza del territorio credo sia fondamentale per far conoscere alle imprese locali le grandi opportunità offerte da Arsial. Ed è mio impegno fare proprio questo, in tutti i settori di competenza».