A distanza di cinque anni dal sisma che ha distrutto i paesi dell'Appennino tra Lazio, Abruzzo e Marche, la città di Latina non ha dimenticato le popolazioni terremotate e nei giorni scorsi il Comune del capoluogo pontino ha ultimato le operazioni di consegna dei materiali donati, sospese in attesa dei lavori di ricostruzione tuttora in corso. Un lavoro, quello di censimento e consegna dei materiali donati nel corso degli ultimi anni, portato a termine dagli agenti di Polizia Locale che di recente sono subentrati nella gestione del Servizio di Protezione Civile comunale in seguito al nuovo piano di potenziamento del servizio.

Ovviamente le prime donazioni risalgono a quei giorni drammatici giorni dell'estate del 2016 in cui la solidarietà dei cittadini italiani non si è fatta attendere. Una prima parte consistente di materiali, sia merce di prima necessità che attrezzature utili all'allestimento di nuove case, erano state consegnate nell'immediatezza, ma poi è stato necessario interrompere il flusso delle consegne in attesa che venissero realizzati i primi moduli abitativi per ospitare le famiglie sfollate e, soprattutto, in attesa dei lavori di ricostruzione delle case vere e proprie. Comunque in un contesto generale molto difficile.

Nel corso degli anni la solidarietà di comuni cittadini e imprenditori ha consentito al Comune di Latina di accumulare una scorta di elettrodomestici e attrezzature da donare appunto alle popolazioni terremotate. L'elenco dei materiali censiti dalla Polizia Locale conta 7 televisori, un'asciugatrice, un congelatore, quattro lavatrici, cinque forni microonde, quattro ferri da stiro e due relative assi, dieci ciabatte multispina, otto asciugacapelli, dieci prese a parete, due macchinette per caffè, due misuratori di pressione e quattro frigoriferi doppia porta. Il tutto è stato trasportato da personale di Polizia Locale e volontari della Protezione Civile, nei giorni scorsi, alle cittadine di Amatrice e Accumoli. Una visita gradita, quella organizzata dal Comune di Latina, che non ha fatto mancare momenti di commozione in territorio ancora martoriato dai segni del sisma.