«È stata una doccia fredda. Non ho mai più conosciuto persone così». Con la commozione nelle parole, Simona Petrucci, organizzatrice di eventi ed ex delegata del sindaco di San Felice sotto l'amministrazione Petrucci, ricorda Gino Strada. Un ricordo sincero di chi, a soli 14 anni, tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila, aveva portato Latina a essere il fulcro della onlus nel centro Italia ancor prima della Capitale.
«Gino era una persona speciale, bastava guardarlo negli occhi per capire la passione che lo muoveva nel portare avanti la missione di Emergency e la profondità del suo animo. Io all'epoca avevo solamente 14 anni. Telefonai a Milano – ricorda Petrucci – e chiesi cosa potessi fare per sposare quella causa. Chiaramente, essendo una bambina, mi proposero di sottoscrivere la tessera e iniziative analoghe. Con l'avallo dei miei genitori, ordinammo 3-400 magliette e nel giro di una mattinata, al liceo classico, le consegnammo tutte. La struttura centrale di Milano fu stupita. Mi chiamarono e in quell'occasione incontrai Gino. Un incontro che mi ha cambiato la vita. E non ci siamo più lasciati. Emergency ha trasformato me, una bambina col megafono innamorata dell'amore, in ciò che sono oggi. Mi hanno formata e grazie a loro abbiamo organizzato conferenze nelle scuole ed eventi per avvicinare i giovani. Ho avuto l'onore di essere stata la più giovane ragazza in Italia ad affiancare lui ed Emergency. La musica, spesso, è stata il trait d'union. Latina ha risposto alla grande ai nostri appelli e Gino ne era stupito. Tante le manifestazioni, tra cui la prima, in piazza della Libertà sotto l'amministrazione Finestra, che ci supportò appieno. Da allora è stato un crescendo, sono state esperienze davvero incredibili. Ricordo con affetto una grande sorpresa che mi fece quando mi invitò con lui al festival del cinema di Venezia e lì, senza avermelo detto prima, mi fece conoscere Jovanotti, di cui da ragazza ero una grandissima fan».
Il rapporto, nel corso degli anni, non si è mai perduto nonostante le centinaia di migliaia di chilometri di distanza durante le missioni in scenari di guerra del dottor Strada. «Oggi non solo l'Italia, ma tutto il mondo è più povero per la scomparsa di una grande persona e un grande uomo a cui non smetterò mai di dire grazie».
Il fatto
Morte di Gino Strada: il ricordo di Simona Petrucci, sua collaboratrice
San Felice Circeo - L’organizzatrice di eventi ed ex delegata fu la più giovane volontaria in Italia a soli quattordici anni