Il libro di fine mandato dell'amministrazione Coletta continua a far discutere e soprattutto a riservare "sorprese" che poco c'entrano con la prosopopea della trasparenza e dell'equità tanto cara al buon Coletta. A svelare le magagne della giunta è il candidato sindaco di Solidarietà sociale Sergio Sciaudone che da una parte sottolinea come «sia proibito ad un ente fare propaganda nei 30 giorni antecedenti la data del voto» e poi fa rilevare come «la determina dirigenziale che stanzia i soldi è di agosto 2021, mentre il libro, miracolosamente, è stato finito di stampare a giugno 2021. E com'è possibile?».

Il candidato sindaco Sciaudone continua: «Sulla storia del libro di fine mandato ha ragione il capo di gabinetto del Sindaco quando afferma che è una consuetudine ma è successo anche un grosso pasticcio e non è per gli 8.000 euro. La determina del 10 agosto va a cozzare con l'art. 29, 6° comma, della L.n. 81 del 1993 che cita " è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsivoglia genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa". La campagna elettorale inizierà il 3 settembre e quindi l'amministrazione è palesemente fuori tempo massimo. A tal proposito è utile citare la sentenza 225/2019 della Corte dei Conti della Sardegna dove veniva condannato un Sindaco per u caso analogo.