È calato un imbarazzante silenzio sulle sorti del restauro delle sculture di Ulderico Conti, "La madre rurale" e "La madre" situate di fronte al Palazzo M, la meritoria opera di recupero delle statue risalenti alla fondazione di Latina, finanziata attraverso l'art bonus grazie alle donazioni di alcuni imprenditori locali. Dell'iniziativa promossa dal Comitato "Salviamo le statue" e fatta propria dall'amministrazione comunale guidata da Damiano Coletta, non resta che l'annuncio dei lavori, ma soprattutto le impalcature coperte da teli sempre più lacerati dal trascorrere del tempo, uno scenario indegno al centro di un giardino che doveva rappresentare uno dei luoghi simbolo per la rinascita della città promessa.

In Comune probabilmente diranno che non è colpa loro se i lavori di fatto non sono mai iniziati. Fatto sta che sulla pagina internet dell'art bonus non è stato neppure aggiornato il conto della raccolta fondi che invece dovrebbe avere già raggiunto da tempo la quota prevista per il restauro, vale a dire 28.000 euro. Ma è solo l'ultima testimonianza di un procedimento amministrativo che gli amministratori di piazza del Popolo evidentemente non hanno voluto portare avanti con convinzione, temendo probabilmente di concedere un assist elettorale allo schieramento opposto. Dopo tutto il comitato che promuove il restauro delle statue è presieduto da un ex assessore, esponente del centrodestra e storicamente schierato dalla parte di uno dei candidati sindaco concorrenti di Coletta.