Il Comune di Aprilia ha trasmesso alla Direzione Regionale Urbanistica della Regione Lazio il parere favorevole di compatibilità geomorfologica e idoneità territoriale ottenuto il 24 settembre, in merito al Programma Integrato di Intervento relativo all'area compresa tra via Cattaneo, via Pirandello, via Deledda e via Leopardo per la creazione dell'area per il nuovo mercato settimanale.L'atto sancisce la fine del lungo iter del Print che riorganizzerà l'area del mercato del sabato da anni organizzato tra via La Malfa e via Bardi, un percorso avviato nel 2007 e interrotto già nel 2014 con la richiesta di riformulazione del progetto da parte della Regione Lazio, per la presenza del vincolo cimiteriale, per verificare la quantificazione delle opere in perequazione e per l'espletamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Dopo aver ripreso il suo corso, il procedimento si era nuovamente interrotto nel 2019 proprio per la mancanza del parere favorevole di compatibilità geomorfologica e idoneità territoriale sugli strumenti urbanistici in esame.

"L'atto ottenuto nelle scorse settimane e trasmesso ieri alla Direzione Regionale Urbanistica ci consente di sbloccare una vicenda antica, che non poteva che esser portata a compimento – commenta l'assessore all'Urbanistica Omar Ruberti – Il Programma Integrato pensato nel 2016 per l'area compresa tra via Cattaneo, via Pirandello, via Deledda e via Leopardi, che vedeva il Comune tra i proponenti, consentirà a fronte dei nuovi insediamenti residenziali previsti di ottenere un'area di 33.277 mq dedicata al mercato settimanale. Dopo le terme di Fossignano e i primi Sistemi della Variante di Recupero dei nuclei spontanei, una dopo l'altra, stiamo chiudendo annose vicende rimaste sospese, che in questa fase necessitano secondo me di esser risolte e portate a compimento, scongiurando ulteriori temporeggiamenti dannosi per la città".

"Io credo che con il giusto lavoro e un costante impegno è possibile giungere ai risultati sperati. Vi sono – aggiunge Ruberti – diverse questioni che attendono da troppo tempo di vedere la parola "fine". Gli enti sovraordinati non hanno una particolare avversione per le vicende nostrane, semplicemente rilasciano i pareri dovuti se e quando le cose sono fatte bene. Non ci sono dunque scorciatoie da cercare o vie preferenziali, occorre piuttosto lavorare con rigore mettendo in primo piano l'interesse pubblico, l'unico scopo capace di garantire risultati".