Si allarga la protesta contro gli avvisi di accertamento per il mancato pagamento del canone sui passi carrabili, migliaia di bollette inviate a settembre dal Comune di Aprilia relative alle annualità 2016-2020 (con sanzioni e more) che hanno provocato una sollevazione popolare. Centinaia di cittadini contestano infatti l'avviso ricevuto dell'ente, ravvisando errori di vario tipo nella lettera: metrature del cancello, numeri civici o strade sbagliate, doppi o tripli invii dell'accertamento allo stesso nucleo familiare. Altri residenti invece contestano proprio l'emissione della bolletta, convinti di essere esentati dal pagamento dal passo carrabile in quanto residenti in una strada non soggetta all'applicazione del canone. Risultato: ufficio Tributi intasato con richieste di incontro da qui fino a metà novembre e caos generalizzato in città. Una situazione di allarme sulla quale ha provato a fare chiarezza l'amministrazione comunale spiegando che la tassa, anche in assenza di una richiesta di autorizzazione al Comune, si applica sulle strade private a uso pubblico laddove sia presente un marciapiede (o opera simile) e dunque ci sia una sottrazione di spazio pubblico; nonché sulle strade provinciali, regionali e statali che attraversano il Comune (perché superiore ai 10 mila abitanti). La tassa invece non è dovuta per gli accessi a raso, con cancelli o portoni posti a filo del manto stradale, dove mancano opere che occupino la superficie pubblica.
Ma neanche questa spiegazione è servita a chiarire i tanti dubbi delle famiglie e dei tecnici, che in gran parte riguardano l'interpretazione della norma. E c'è già chi annuncia battaglia come il presidente del Consorzio Rosatelli, Daniele Maughelli, che contesta la scarsa pubblicità della delibera di Consiglio del 2015 sui passi carrabili e le occupazioni di suolo pubblico. «Tutti coloro che sono andati a parlare con l'ufficio tributi hanno ricevuto una risposta negativa. Dall'impostazione della delibera del 2015 - dice Maughelli - tutti devono pagare l'ingresso di casa o del terreno agricolo in periferia come chi in centro usufruisce di marciapiede e illuminazione. La cosa indigesta è che non c'è possibilità di accesso agli atti per fare verifiche sulla nuova norma e i cittadini erano ignari di tutto ciò, perché la modifica non è stata pubblicizzata se non sull'albo pretorio comunale dove solo chi ha un interesse specifico va a leggere». Perciò Maughelli porterà la questione all'attenzione del coordinamento dei Consorzi e delle Borgate e non esclude una class action sul tema. «Lunedì - continua - ci sarà un incontro tra i consorzi spontanei per la realizzazione delle fogne in periferia, in quella sede avvalendomi della consulenza di un tecnico, chiederò agli altri di aprire un'interlocuzione con l'amministrazione comunale per sospendere immediatamente la spedizione di altra trance di avvisi e di studiare una delibera che faccia più chiarezza tra uffici comunali e cittadini, perché il caos regna sovrano e stiamo solo all'inizio delle prime bollette di mora. Inoltre stiamo valutando anche una class action, perciò invito i cittadini a segnalare anomalie al consorzio a questa mail: consorzio.rosatelli@gmail.com».
Una voce critica che si aggiunge a quella dell'associazione Geometri di Aprilia (Aga) che nelle scorse settimane ha chiesto la sospensione degli avvisi fino all'esito dell'incontro con l'ufficio Tributi, nonché a quella degli agricoltori che hanno chiesto un confronto sul tema al sindaco Antonio Terra. Insomma, un caos enorme - soprattutto sotto il profilo gestionale - che è stato criticato anche da molti consiglieri della maggioranza Terra nell'ultima riunione della coalizione.