La società Ago Uno, la ditta che per oltre un decennio e fino al 31 dicembre 2019 ha gestito il servizio di trasporto pubblico locale in città, "batte cassa" al Comune di Aprilia per chiedere il pagamento delle fatture insolute per circa 300 mila euro. La srl ha infatti presentato un ricorso per ottenere l'ingiunzione di pagamento che sarà discusso la prossima settimana davanti al giudice Stefano Rocco Fava del Tribunale di Latina.
Nell'istanza depositata il 5 maggio 2021 la società di Albano Laziale, assistita dagli avvocati Emanuela Ferrante e Pierluigi Angeloni, ha chiesto all'amministrazione comunale 233 mila euro, oltre a sorte e interessi moratori per il mancato pagamento di alcune fatture relative al contratto stipulato tra le parti per il triennio 2017-2019. «La società per conto del Comune di Aprilia ha svolto il servizio di trasporto pubblico locale, definito e regolamento dalla deliberazione di giunta 245 del 7 agosto 2008 e da successive modificazioni. Tale servizio per dal 2017 al 2019 è stato affidato con i contratti 3114 e 3156 e il Comune risulta inadempiente nel pagamento di tre fatture». Nello specifico si tratta di tre fatture da 77 mila 747 mila euro, regolarmente riportate nel registro aziendale, emesse il 23 marzo 2018, il 4 ottobre 2019 e il 6 aprile 2020 per un totale appunto di 233 mila euro. Nei mesi successivi all'interruzione del rapporto (dal 2 gennaio 2020 il servizio Tpl viene svolto dalla Nuova Tesei Bus, vincitrice della gara di appalto per la durata di 24 mesi) la Ago Uno ha tentato una mediazione per il riconoscimento del credito, senza però ottenere nulla e perciò ha deciso di agire per le vie legali. «Il Comune a tutt'oggi non ha provveduto al pagamento di quanto dovuto nonostante interminabili trattative e a nulla sono valsi i tentativi di componimento bonario»: viene evidenziato nel ricorso, sottolineando poi: «il comportamento gravemente inadempiente del Comune, che non ha corrisposto la somma alla società malgrado la stessa abbia svolto regolamento il servizio di Tpl, anticipando i costi necessari per l'espletamento di un servizio pubblico essenziale che per sua natura non può essere sospeso».
Di diverso avviso è invece l'opinione dell'amministrazione comunale, che contesta le fatture ritenendole una "maggiore percorrenza" non prevista nel contratto e per questo ha deciso di opporsi anche all'ingiunzione di pagamento promossa dalla società del gruppo Onorati. A far chiarezza sulla vicenda sarà il giudice Fava della sezione civile del Tribunale di Latina, quel che è certo tuttavia è che in caso di una sconfitta l'amministrazione Terra si troverà a dover fronteggiare un nuovo esborso economico. Una nuova minaccia si profila dunque all'orizzonte per le casse comunali, già alle prese con il pagamento di vecchi debiti (come la transazione per l'esproprio ex Salini) e con difficoltà ad incassare i crediti.
Il contenzioso
Fatture non pagate per il servizio bus, Ago Uno fa causa al Comune di Aprilia
Aprilia - La società che ha gestito il Tpl fino al 2019 batte cassa con un'ingiunzione di pagamento per 230 mila euro, il Comune si oppone: tra pochi giorni l'udienza in Tribunale