Prosegue la battaglia della Lega rispetto ai timori per una eventuale rimodulazione del reparto di Ortopedia dell'ospedale "Alfredo Fiorini". A intervenire, dopo l'impegno dei consiglieri comunali di Terracina, nonché del consigliere regionale Angelo Tripodi e dell'onorevole Francesco Zicchieri, sono il vicesindaco di Monte San Biagio, Arcangelo Di Cola, il responsabile del Carroccio per le aree montane, Simona Iacovacci, nonché il responsabile provinciale per la Sanità, Avanzino Capponi.
«L'Ortopedia dell'ospedale "Alfredo Fiorini" di Terracina – scrivono – deve essere potenziata, a partire da altri ortopedici e anestesisti, al fine di salvaguardare la salute di centinaia di migliaia di persone in inverno e in estate. Purtroppo la mancanza di ortopedici ha spinto il trasferimento dei pazienti con delle fratture nei nosocomi di Latina e Formia a settembre e ad ottobre già nelle ore pomeridiane e notturne».
In previsione della discussione dell'atto aziendale della Asl di Latina nella conferenza dei sindaci, in calendario per il 3 novembre, dalla Lega Di Cola, Iacovacci e Capponi proseguono: «Non bastasse, i cittadini che hanno riportato delle lussazioni e dei traumi sono costretti ad attendere un giorno o recarsi ancora altrove nonostante l'ampia fascia geografica e la posizione nevralgica dell'ospedale di Terracina: dal litorale al comprensorio lepino-ausono. Una politica aziendale opposta ai mutamenti demografici: negli ultimi 50 anni, l'invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultra 65enni ammonterà al 40% degli abitanti totali. Alla luce delle progressive migrazioni dei giovani dai piccoli centri dell'entroterra, occorre – concludono – una sanità qualitativamente alta, di prossimità e agli antipodi con una provincia spaccata a metà, carente sulla prevenzione e sulle cure delle fratture e dei traumi maggiormente frequenti tra gli anziani».