Parlare di turismo e di opportunità legate alla marina a Latina è un refrain frequente al quale hanno sempre fatto seguito pochi atti. E' il destino della città di Latina che da decenni innaffia di parole, e di pochissimi atti concreti la sua incompiuta più illustre, la marina. Quel litorale che altrove costituirebbe oro che luccica mentre da noi è pietra grezza resa viva solo dagli sforzi di balneari e operatori che arrivano dove possono.
Oggi la marina pensata nel patto per Latina, la road map stilata da Coletta e vagliata dal centrodestra, è ancora una fotografia pallida di quello che si potrebbe fare sul lido, ma sicuramente si adatta al principio di realtà e di testare l'esistente quando enuncia progetti avviati e mette in campo visioni future ancora circoscritte che dovranno fare i conti con le possibilità e le intese della nuova consiliatura. Il patto dedica alla marina un capitolo nel quale si legge: «Grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro ottenuto dalla Regione Lazio su fondi Cipe, è in fase di avanzata realizzazione il progetto che avrà il compito di limitare il fenomeno erosivo sulle nostre coste».
Poi si elencano le attività in via di completamento o completate: «Il Piazzale dei Navigatori – che darà un nuovo aspetto a Foce Verde, il parco Vasco De Gama, risollevato dallo stato di degrado in cui si trovava e oggi molto apprezzato da residenti e turisti, l'adeguamento dell'immobile ex Tamerici, rigenerazione edilizia dell'ex deposito serbatoi idrovore per la realizzazione di un centro polifunzionale al servizio del ‘Centro disabili Tamerici', il Ponte sul canale Mascarello che ha iniziato il suo percorso di recupero strutturale per averlo totalmente rinnovato e sicuro, via Massaro e i collegamenti trasversali, il cui iter complicato e lungo sta per cedere il posto alle gare d'appalto per la realizzazione". Proprio il completamento di via Massaro è stata una delle opere più dibattute e complesse da gestire con i fondi legati al bando per le periferie del Ministero dell'Interno.
«Altre attività sono in progettazione – si legge nel canovaccio stilato come programma di governo di partenza - la riqualificazione del Ponte Genovesi per offrirlo al percorso turistico, il porto turistico interno per il collegamento con le isole, previsto nel piano strategico della Latina del centenario, sullo sbocco del canale Acque Alte. Il porto turistico sarà dotato di un'area cantieristica che sarà di supporto sia alla ripresa delle imprese del settore nautico, sia agli operatori della pesca, i percorsi turistici ciclopedonali lungo il fiume Astura e lungo il canale Acque Alte, in grado di collegare a Borgo Sabotino anche altri borghi (aprendoli così al turismo lento) l'approdo di Rio Martino che assicurerà un'ulteriore funzione turistica».
Sul fronte del ponte Mascarello, proprio l'ex assessore Ranieri ha spiegato che ci sono state delle questioni che hanno ritardato l'approvazione del progetto, ma che tra un mese «si potrà scegliere quale sia l'intervento migliore per il Ponte Moscarello (nuovo ponte o adeguamento). La Sogin fornirà i dati temporali, di costo e di autorizzazioni e quanto serve a fare una scelta importante e definitiva. Il ponte è di proprietà del Comune dal 2009 e da allora un'ordinanza ne permetteva il transito a 30 Km/h fino alla chiusura di due anni fa. Nel 2017 il Comune ha fatto delle indagini strutturali sul ponte e fatto eseguire dei collaudi parziali per tenerlo aperto. Successivamente al crollo del Morandi la Sogin ha proposto la realizzazione dell'opera, frutto oggi dell'accordo sulle compensazioni ambientali promosse da Regione, Comune e Sogin stessa».