Mentre Aprilia fa i conti con un triste record, quello di essere la prima città dove sono state ripristinate le mascherine all'aperto, le istituzioni si interrogano sulle cause che hanno portato all'adozione di misure più restrittive di contrasto al Covid-19 per individuare i problemi e cercare delle soluzioni. Come spiegato da Regione e Comune l'ordinanza è stata determinata dall'incremento dei contagi, dall'alto indice Rt rispetto all'andamento provinciale e dal numero dei vaccinati molto più basso della media regionale (-10%). Proprio su quest'ultimo punto sembra essere stato individuato uno dei motivi della base percentuale di immunizzati, che risiederebbe nelle "resistenze" della popolazione straniera che ad Aprilia - città di 80 mila abitanti - è molto numerosa e unita.
«Il caso di Aprilia - ha spiegato a Rai News l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato - ha due elementi importanti: il primo è che la città si trova con 10 punti percentuali in meno di vaccinati rispetto alla media regionale, il secondo è che troviamo particolari resistenze in alcune comunità dell'est Europa e nella comunità indiana. Perciò abbiamo chiesto alle autorità religiose, anche quelle ortodosse, di aiutarci a trasmettere il messaggio positivo della vaccinazione perché è estremamente utile». Un'analisi condivisa dal sindaco di Aprilia Antonio Terra, che nell'incontro di lunedì scorso in Prefettura dove è stato dato il via libera alla reintroduzione della mascherine all'aperto ha chiesto all'Asl di Latina di analizzare il numero dei vaccinati delle comunità straniere. «Abbiamo richiesto al direttore generale dell'Asl Silvia Cavalli di verificare il dato dai vaccinati tra gli stranieri residenti in città, che ad Aprilia sono in tutto 10 mila abitanti. Un approfondimento potrebbe essere utile - spiega il primo cittadino - per capire alcuni aspetti». Intanto la giornata di ieri ha dato un po' di tregua alla città, visto che si sono solo tre i nuovi contagiati da Covid-19, tuttavia il livello di attenzione resta comunque sempre alto.
L'appello della parrocchia della chiesa Ortodossa: «Vaccinatevi e non fidatevi di chi parla contro»
E nelle scorse ore con un intervento video anche Padre Alexandru Costel Lazar, parroco della Chiesa Ortodossa Santissima Trinità di Aprilia, ha invitato i fedeli e rispettare le disposizioni del governo, a vaccinarsi e a utilizzare la mascherina per la protezione individuale. «La nostra parrocchia è composta da ortodossi di diverse origini e provenienze. Seguendo le disposizioni - ha detto padre Alexandru Costel Lazar - del nostro Arcivescovo, dichiaro che la nostra Chiesa è a favore della scienza e a favore delle disposizioni e delle leggi di questo Paese. Il Metropolita ha imposto che tutto il nostro Credo e chi serve all'altare debba essere provvisto di Green Pass e ha sollecitato i fedeli a non avere paura dei vaccini, non ascoltando le persone che parlano contro senza alcuna conoscenza scientifica. Ha ricordato a tutti i fedeli le limitazioni che vanno tenute in chiesa come mascherine, distanze e disinfettante per le mani. Purtroppo alcune persone non ascoltano nonostante i nostri inviti e il mio personale, ma non sono solo ortodossi ma anche italiani e di altre nazionalità e religioni. La nostra chiesa è rispettosa dello Stato e si attiene alle leggi».