Fa freddo e c'è sempre un addobbo magnifico all'esterno del centro commerciale Latina Fiori. Pure quest'anno, il primo dopo quello macchiato dall'incubo pandemia ma anche il primo assai diverso per l'assetto della più grande struttura commerciale della città, concepita come luogo di ritrovo oltre che di vendite. «Il Natale 2021 purtroppo sul piano economico per molti di noi è una sorpresa negativa. - dice uno degli operatori titolari dei negozi del centro - Avevamo sperato in una ripresa ma è innegabile che questa è stata condizionata dalla chiusura del supermercato che per abitudine dei consumatori rappresenta il motivo principale di accesso ad un centro commerciale». Malumore che viene espresso da molti titolari dei negozi interni eppure ad una lettura oggettiva dei fatti va aggiunto dell'altro. I centri commerciali sono stati penalizzati, anche dopo la fine dell'emergenza, da un atteggiamento prudenziale dei consumatoril essendo quel tipo di strutture catalogate come spazi chiusi e quindi a maggiore rischio di contagio, rischio che coincide in questi giorni con una ripresa delle restrizioni. Il ritardo nella sostituzione del marcio Pam e dell'ingresso di un altro gestore dentro Latina Fiori ha fatto il resto, anche se ormai sono stati definiti i nuovi assetti ed è previsto nel prossimo trimestre l'ingresso del marchio Conad nello spazio che era del gruppo Pam, la cui chiusura ha provocato la cassa integrazione a zero ore per settanta dipendenti.
I quali avevano chiesto il riassorbimento presso il nuovo gestore, passaggio non scontato in quanto non previsto nell'accordo sull'applicazione degli ammortizzatori sociali. «Se si considera che oltre il 70% degli incassi di un anno sono legati al periodo delle festività natalizie - sottolineano ancora alcuni operatori del centro - si giustificano le nostre preoccupazioni circa l'attrattività di un polo commerciale come questo e soprattutto sulla capacità di competere in un mercato sempre più agguerrito, fatto di politiche espansive e di promozioni nelle quali non c'è spazio per distrarsi». Ma quello che è destinato a cambiare comunque a Latina Fiori è la tipologia di offerta extra alimentare e ruota attorno al contratto per l'apertura di un punto vendita della multinazionale dell'abbigliamento «Zara», che sarebbe l'unico presente in provincia di Latina e rafforzerebbe la presenza in quella stessa struttura di altre catene di respiro internazionale. Una rivisitazione che per ora non tocca gli altri livelli di servizi in una zona della città che conta la presenza anche di altre realtà di servizio sia pubblico che privato poiché il complesso su cui insiste il centro ospita anche le sedi di società di servizi essenziali.