«Non sono un no-vax, ma pro-vax. Solo che non mi sono ancora vaccinato perché non mi fido degli attuali vaccini che sono stati autorizzati sulla base dell'emergenza nell'arco di tempo di tre mesi e quindi non hanno compiuto tutte le fasi dell'autorizzazione dei farmaci che dura dai 7 ai 10 anni. Sono sicuramente efficaci contro il virus, ma il problema è che sono ignoti i potenziali effetti collaterali a breve, medio e lungo termine». Sono le parole di Giuseppe Coluzzi, il consigliere comunale di Forza Italia che anche noi pensavamo fosse contro i vaccini anti-Covid. Invece non sembra essere così. Anzi, le sue spiegazioni farebbero invidia anche agli scienziati più esperti: «Sono in attesa dell'autorizzazione della immissione in commercio da parte dell'Ema del vaccino Nuvaxovid, prodotto dalla ditta americana Novavax e la cui autorizzazione è prevista per questo mese - spiega Coluzzi -. Questo vaccino si differenzia dal Pfizer, che usa l'acido nucleico mRNA che entra nei nuclei delle cellule e ordina di produrre la proteina spyke che è quella che permette al virus di entrare nelle cellule e contro la quale tutti gli attuali vaccini stimolano la produzione degli anticorpi immunoprotettivi. E si differenzia pure dal vaccino Astrazeneca che usa come trasportatore un virus vivo attenuato che non aggredisce l'individuo normale, normoimmune, ma può dare seri problemi a individui immunodepressi o che non sanno di avere deficit immunitari. Il Nuvaxovid, invece, utilizza la proteina spyke ottenuta per sintesi chimica con la tecnica del Dna ricombinante ed è una tecnica collaudata in uso da molti anni. Non come il vaccino a mRNA che entra nel nucleo delle cellule e non sappiamo se compia altre azioni oltre a quella di ordinare la produzione della proteina spyke».
Il fatto
Il consigliere Coluzzi: "Non sono no-vax, aspetto il Nuvaxovid"
Latina - Il consigliere comunale, capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Coluzzi attende il nuovo vaccino: «Gli altri non sono sicuri»