In questi giorni più di 50mila contribuenti stanno ricevendo, chi nelle cassetta delle lettere, chi scaricandola dal sito del Comune, le bollette Tari, un regalo di Natale previsto e non sempre gradito specie se associato ad alcune consuetudine di cattiva amministrazione dure a morire. Non si può spiegare in altro modo il fatto che anche quest'anno la Tari è arrivata con l'acconto prima rata già scaduta con un intervallo di dieci/ venti giorni di differenza rispetto alla data in cui si sarebbe dovuta pagare. Una beffa alla quale il contribuente di Latina è abituato perché successe sia lo scorso anno, con bollette Tari arrivate a gennaio 2021 ma scadute nella terza e quarta rata da più di 20 giorni, sia nel 2017 e nel 2018 con una parziale clemenza a questo segno di sciatteria e inefficienza concessa solo nel 2019, quando i bollettini arrivarono regolarmente entro i tempi.

Questo disguido tradisce del tutto una delle possibilità che vengono concesse al contribuente (che già quest'anno riceve tutto in 2 rate anziché 4), quella di poter pagare in modo dilazionato importi considerevoli (e dopo un anno e mezzo di crisi economica legata alla pandemia) come quello da circa 400 euro che deve corrispondere una famiglia di 4 persone con una abitazione di circa 100 metri quadrati e con un garage. Insomma si paga tutto in un'unica soluzione e anche quest'anno, le penali non verranno applicate : "30/11/2021 acconto 1° rata, 30/12/2021 saldo 2° rata"- scrive il Comune nella sua nota inviata allegata alla Tari poi tenendoci a precisare che «il pagamento in ritardo della sola prima rata, oltre la scadenza ivi indicata del 30/11/2021, non comporta l' applicazione di interessi e sanzioni». Una precisazione paradossale che ha il sapore quasi della presa in giro perché non può che esserci pagamento in ritardo, e non per colpa del cittadino, se la bolletta arriva scaduta. Se si verifica "un omesso parziale versamento- scrivono nella lettera il dirigente del servizio Quirino Volpe e Il funzionario responsabile della TARI Enrica Molaro - si procederà con gli atti consequenziali per il recupero dell'importo non versato e l'irrogazione delle sanzioni previste dall'art. 13 del Dlgs. 18 dicembre 1997 n. 471, oltre all'addebito degli interessi calcolati nella misura del tasso di interesse legale aumentato di n. due punti percentuali come stabilito dal vigente Regolamento Tari art. 29".

Insomma le sanzioni per chi non paga tutto e sbaglia ci sono, ma evidentemente è un principio che non vale per l'ente che da anni non riesce a inviare le bollette nei tempi stabiliti dalle delibere di consiglio comunale. Quest'anno sembra che la responsabilità di questo ritardo, poi, non sia, come gli altri anni, della società di bollettazione reperita tramite la centrale degli appalti della Regione Lazio, ma proprio del Comune, che ha impiegato mesi per trasferire i dati dei contribuenti, alla ditta incaricata della bollettazione. Molti utenti in questi giorni protestano anche per gli importi, da alcuni considerati lievitati, ma in realtà guardando i coefficienti su parte fissa e variabile non è così se non per uno scarto fisiologico di pochi euro: se qualche aumento c'è stato si verifica in caso di variata situazione sul fronte dei metri quadri abitativi o del numero dei componenti del nucleo familiare. Stona ancora, però, nelle bollette quell'addizionale provinciale al 5% frutto dei pessimi risultati sul fronte della raccolta differenziata che la città di Latina, legata ad Abc da 4 anni ma solo quest'anno avviata sulla strada del porta a porta in alcuni quartieri, colleziona da anni. Come si legge in bolletta la percentuale media di raccolta differenziata conseguita nel Comune di Latina negli anni 2018, 2019 e 2020 è pari al 27,54%. Nel 2020 la differenziata era vicina alla soglia del 30% (29,95%) non ancora sufficiente per scendere come addizionale provinciale e pagare di meno questa tassa. Sono 4 anni che i cittadini di Latina pagano quel 5% che equivale circa a un milione e duecentomila euro, una cifra che riflette il costo delle inadempienze amministrative di questi anni.