Un progetto di fattibilità per recuperare l'ex Mercato Annonario di Latina. L'Arsial, in accordo con il Comune di Latina nel 2019, ha messo in campo tre ipotesi per effettuare un restyling dell'attuale struttura in disuso e restituirla alla città e alle attività produttive. Con una previsione di un progetto vero e proprio e un bando di gara, che potrà essere anche un progetto di finanza. A spiegare nel dettaglio la situazione è il consigliere di amministrazione Arsial Enrico Dellapietà: "Nel 2019 Arsial ha provveduto a modificare la convenzione Agrocamera, venendo incontro alla richiesta del Comune di Latina per un sostegno al recupero dell'ex mercato annonario. Arsial ha proceduto a realizzare studi di fattibilità relativi all'attuale struttura, procedendo a 3 ipotesi di lavoro. Va premesso che, dai sopralluoghi effettuati dai tecnici Arsial, l'immobile di piazza del Mercato si presenta in uno stato pessimo di conservazione e per questa ragione la prima ipotesi di lavoro mira a restituire dignità architettonica alla struttura mediante un intervento di manutenzione straordinaria che comprenderà, tra le altre cose, l'adeguamento alle norme anti sismiche, un consolidamento strutturale, la demolizione degli attuali box, la creazione di nuovi collegamenti per rendere l'ex Annonario uno spazio espositivo. Secondo questa ipotesi verrebbero realizzati 25 spazi espositivi disposti sul perimetro della grande sala, mentre nella zona centrale ci sarebbe un unico spazio destinato alla sosta e al ristoro, nonché ad ospitare manifestazioni pubbliche o convegni. Saranno recuperati anche gli spazi esterni con la creazione di terrazze. Il costo dell'intervento sarebbe di 1 milione e 750mila euro». Questa prima ipotesi rappresenta un recupero base dell'immobile, che andrà fatto a prescindere per rendere la struttura utilizzabile. "La seconda ipotesi - spiega Enrico Dellapietà – aggiunge agli interventi della prima la creazione di una piazza su via Pancini di circa 300 mq da cui parte una rampa che la collega alla terrazza del mercato. In tal modo si renderebbero indipendenti le funzioni e l'utilizzo dello spazio interno da quello esterno, che può vivere di vita propria".