La città di Aprilia può tirare un sospiro di sollievo: la conferenza dei servizi della Regione Lazio nega l'autorizzazione al progetto della Paguro, che prevedeva la realizzazione di una discarica da 660 mila mc a La Gogna e la bonifica del sito inquinato nella stessa area. La decisione della Regione rispetto al provvedimento autorizzatorio (Paur) richiesto dalla società (riconducibile alla Rida Ambiente) è arrivato pochi minuti fa, nel corso della terza seduta della conferenza dei servizi. Un diniego che ha fatto gioire i consiglieri comunali di Aprilia e le tante associazioni presenti questa mattina in aula consiliare per assistere alla riunione (che si è svolta via web) ed è terminata poco prima delle ore 14. Al parere "non favorevole dell'iter istruttorio" riportato nel verbale seguirà nei prossimi giorni la determina del dirigente regionale per ufficializzare il diniego.  Il diniego è arrivato nel corso della terza seduta della conferenza dei servizi chiamata ad esprimersi sul Paur (provvedimento autorizzatorio unico regionale) richiesto dalla società, un «no» che ha fatto esultare i consiglieri e le tante associazioni presenti in aula consiliare per assistere alla riunione (svolta via web). Nella conferenza molti degli enti coinvolti nel procedimento hanno confermato il proprio parere negativo (Comune di Aprilia, Soprintendenza del Ministero Archeologia Paesaggio e Cultura, Arpa Lazio, area rifiuti regionale e area Aia della Regione Lazio), altri enti come la Provincia di Latina, il Servizio Geologico e Sismico regionale, l'Aeronautica e l'ufficio infrastrutture della Marina Militare hanno dato parere positivo; l'Asl ha dato l'ok limitatamente alla solo bonifica mentre un piccolo "giallo" si è invece creato per la posizione del Comune di Ardea: il parere favorevole del dirigente è stato sconfessato dall'assessore ai Beni Archeologici Sonia Modica (presente all'incontro), che ha affermato che l'atto dirigenziale era limitato solo alla bonifica e che ha espresso il «no» del Comune rutulo.
Inutile il rilancio di Paguro: un pozzo e opere compensative per 4 milioni
Il peso specifico dei pareri di Regione, Arpa e Comune è stato tuttavia determinante per far pendere la bilancia verso la bocciatura e a nulla è valso il "rilancio" della Paguro (società riconducibile alla Rida Ambiente), che con una lettera ha proposto la realizzazione di opere di compensazione per circa 4 milioni di euro (da sommare agli altri 35 milioni della bonifica), tra le quali la costruzione di un pozzo per garantire l'approvvigionamento al quartiere La Cogna (in virtù dell'inquinamento delle falde registrato per la presenza del sito inquinato), la concessione di volumetrie in esclusiva alla Progetto Ambiente (società di igiene urbana del Comune di Aprilia) e un prezzo fisso per 3 anni al Comune per il conferimento dei rifiuti indifferenziati presso la Rida Ambiente. Ma questo rilancio non ha portato i risultati sperati, la Regione Lazio ha infatti deciso di concludere «non favorevolmente» l'iter istruttorio per il progetto, scongiurando il rischio di una discarica per i cittadini della zona. Una scelta commentata con soddisfazione dal Consiglio comunale di Aprilia. «Appena terminata la conferenza dei servizi per il progetto di discarica della società Paguro le forze politiche del Consiglio Comunale di Aprilia, maggioranza e opposizioni, di nuovo compatte, di nuovo unite, possono manifestare finalmente tutta la loro soddisfazione. Con il parere negativo oggi espresso, infatti il nostro territorio - scrivono in una nota tutti i gruppi consiliari di Aprilia - è stato salvato dall'ennesima violenza, nonostante i tentativi di rinviare la decisione, nonostante l'offerta di compensazioni che mai sono state sul piatto della discussione, in quanto la posizione del consiglio comunale è stata chiaramente e nettamente contraria in toto ad una discarica nella nostra città, come è stato da sempre chiaro che questo impianto sarebbe stato destinato ad accogliere i rifiuti romani quindi a risolvere problemi altrui e non di questo territorio. Resta l'impegno a far sì che grazie ai fondi del Pnrr si possa finalmente procedere a realizzare l'unico punto fondamentale per Aprilia, ossia la bonifica pura e semplice, senza che dietro di essa si nascondano progetti deleteri per una città che continua ad essere virtuosa dal punto di vista della raccolta differenziata dei rifiuti e che oggi può finalmente esultare. Oggi è tempo di festeggiare la fine di un incubo nel quale è stato dimostrato che avevamo ragione, tuttavia la guardia resta alta rispetto a nuovi tentativi di aggressione alla nostra città già portati in discussione nell'ultima commissione ambiente. Aprilia è stata chiara, unita e determinata, e come accaduto nel 2017 sullo stesso sito, Aprilia ha vinto».