Questa volta il reclutamento del personale turistico per stabilimenti e locali lungo la costa è già partito, attraverso una serie di input alle agenzie interinali. Non era mai accaduto in passato e non così presto. In qualunque modo lo si giudichi, è un elemento strettamente legato alla introduzione del reddito di cittadinanza, che sta rendendo più difficile offrire retribuzioni bassissime, tradizionalmente applicate nel settore balneare e che ora si collocano al di sotto del livello medio del reddito di cittadinanza. Dopo l'esperienza e le polemiche dello scorso anno circa la difficoltà nel reclutamento di diversi operatori, dai bagnini ai baristi, stavolta si profila uno scenario sensibilmente diverso e forse per la stagione balneare 2002 si potrebbe finalmente arrivare ad una maggiore regolarizzazione dei salari medi, anche se è difficile credere ad una eliminazione della vasta sacca di sfruttamento che si estende lungo tutti i quasi cento chilometri di costa della provincia di Latina. Reddito di cittadinanza a parte, ad incidere sulla nuova e anticipata offerta di lavoro sono stati anche i maggiori controlli disposti dalla task force composta da Inps, Inail e Ispettorato del lavoro e, non da ultimo, lo scandalo dei bagnini di Terracina sfruttati (seppure indirettamente) da un'agenzia pubblica.