Se il porto canale di Rio Martino è insabbiato, è colpa dei Comuni di Latina e Sabaudia che non hanno avviato nessuna delle attività previste nel Protocollo d'Intesa. Parole dell'assessore regionale Mauro Alessandri, chiamato in causa ieri mattina dal capogruppo della Lega Angelo Tripodi, autore di un'interrogazione per chiedere chiarimenti sullo stato della foce di Latina e su cosa si intende fare per i 25 operatori della pesca attualmente bloccati.

L'assessore è stato chiaro su quanto accaduto da quel 19 novembre 2018, quando Regione e Comuni hanno firmato il protocollo sulla "Gestione sostenibile e salvaguardia del tratto di litorale compreso tra il Comune di Latina e il Comune di Sabaudia soggetto ad erosione costiera", il cui articolo 3 fa proprio riferimento agli interventi di rimozione della sabbia accumulati nel canale.
Il 19 marzo scorso, il Comune di Sabaudia, capofila del Protocollo, ha anche inoltrato alla direzione regionale sei schede di intervento, tra cui ne risulta una con cui si chiedevano 500.000 euro di contributo per un intervento relativo alla rimozione della sabbia.

«Allo stato attuale, secondo quanto riferisce il Comune, si sta provvedendo a completare la progettazione esecutiva», spiega l'assessore Alessandri, che però arriva dritto al punto: «La Regione Lazio ha provveduto già dal 2018 a un finanziamento per l'intervento in questione, ed è in attesa della documentazione tecnico - amministrativa necessaria all'erogazione del contributo, ma fino a quando non sarà ottemperata la trasmissione della documentazione richiesta, non è possibile procedere a nessun tipo di erogazione del contributo».
Inoltre, l'assessore evidenzia come ci siano stati diversi incontri tra Regione e Comuni, anche via web, sia a novembre che a dicembre 2021, proprio per sensibilizzare gli enti a proseguire le operazioni, «ma ad oggi non risulta pervenuta nessuna conferma dell'avvio delle attività».

Insomma, una situazione che vedrebbe la Regione più che disponibile a risolvere il problema ma che, a causa delle attività mai avviate dai due Comuni, resta congelata.
Da qui l'appello di Tripodi che, preso atto delle motivazioni dell'assessore, lancia un appello, chiedendo l'intervento del Consorzio di Bonifica, almeno per aiutare i 25 operatori a tornare al lavoro e per sostenere le rispettive famiglie. «Se aspettassimo i Comuni di latina e Sabaudia, non ne usciremo mai», ha concluso il capogruppo della Lega.