Vent'anni fa è stato il promotore della battaglia per dire no all'inceneritore sul territorio di Cisterna. Una protesta pacifica che aveva portato quasi 15 mila persone in corteo su corso della Repubblica. Parliamo del dottor Giovanni Cirilli, attuale segretario regionale della Fimmg, ex sindaco del comune cisternese. E con lui abbiamo affrontato quello che è il tema attuale in città in questi giorni, cioè l'apertura dell'impianto privato di Biogas che raccoglierà 82mila tonnellate l'anno.
Una riflessione che spazia dall'importanza dalla tutela del territorio, fino all'importanza delle energie rinnovabili: "Un tonnellaggio che certamente allarma la popolazione, al netto anche della poca informazione sulla materia. Il problema, quando parliamo di queste tecnologie, è sapere se sono stati fatti tutti gli studi accurati per valutare non solo l'impatto diretto ma soprattutto anche quello indiretto". E qui il medico entra nello specifico: "Il mezzi pesanti che circoleranno giornalmente sul nostro territorio saranno moltissimi e andranno ad impattare sul nostro ambiente". In effetti facendo qualche rapido calcolo, partendo dalle 82mila tonnellate, si scopre come giornalmente sono destinati a transitare sulle nostre strade centinaia di camion. Poi l'altro aspetto che fa riflettere il dottor Cirilli - e sottolineato anche in apertura - è la dimensione dell'impianto e della sua capienza: "Parliamo di un impianto grande 8/9 volte in più rispetto al fabbisogno del territorio. Sono favorevole alle energie rinnovabili, trovatemi chi è contrario a produrre energia inquinando meno. Si deve però fare un ragionamento più ampio e in ottica futura. Forse una posizione diversa, magari a ridosso della Pontina, lontana da case e terreni coltivati , molti con certificazione biologica, sarebbe stata un soluzione più congeniale rispetto a quella attuale, vicina alla Findus, agli scavi archeologici di Tres Tabernae, a Ninfa, a ridosso del centro abitato e con venti dominanti che spingono i verso la città (ci siamo scordati Pasqualini?)".
Sulle recenti azioni intraprese dall'Amministrazione comunale: "Fa bene il Sindaco e l'Amministrazione ad adottare provvedimenti a tutela della cittadinanza e del territorio. Possono servire a fare ulteriore chiarezza, oppure a bloccare l'iter se ci saranno elementi non emersi in precedenza". Vent'anni fa la città si espresse in modo chiaro sull'inceneritore e sulla possibilità di ospitare impianti potenzialmente inquinanti sul nostro territorio, oggi parliamo di un impianto totalmente diverso, ma per il dottor Cirilli il pensiero della cittadinanza, la salute degli abitanti di Cisterna (già duramente provata nei decenni passati dalla vicinanza alla centrale nucleare, e da industrie fortemente inquinanti), dovrebbero essere al centro della questione quanto il dibattito sull'impianto: "La città ed i cittadini non si sono mai espressi sulla faccenda, non hanno partecipato ad incontri o sono stati messi a conoscenza di cosa si farà sul loro territorio. Penso invece, che sia imprescindibile conoscere il volere della nostra comunità".