Il presidente del Consiglio comunale Pasquale De Maio, "arbitro non imparziale" del consiglio comunale di Aprilia finisce sotto accusa da parte dei gruppi di opposizione.
Ieri mattina con una missiva firmata dai capigruppo delle liste di opposizione (Giuseppe Petito per Piazza Civica, Roberto Boi per il gruppo misto di cui fa parte con Francesca Renzi, Fausto Lazzarini per Forza Italia, Vincenzo La Pegna per Fratelli D'Italia e Domenico Vulcano per la lista Vulcano), chiedono conto della mancata convocazione di una Commissione trasparenza chiesta oltre quindici giorni fa e a quanto pare rinviata per via dell'esigenza di rimodulare la composizione delle commissioni consiliari dopo l'ingresso di Aprilia in Azione in maggioranza.
Nel frattempo però, pur permanendo l'ostacolo di tipo tecnico che riguarda tutte le commissioni, l'amministrazione ha proceduto con la convocazione della commissione finanze di oggi, che a quanto pare si terrà regolarmente malgrado la richiesta protocollata ieri mattina dall'opposizione proprio per posticipare la seduta e dare un segnale di imparzialità che invece non è arrivato. Solo dopo i solleciti insistenti delle minoranze, ieri la presidenza del consiglio ha proceduto a convocare la commissione trasparenza sulla gestione del campo sportivo Gianni Rodari, richiesta il 9 febbraio scorso ma che si terrà solo il prossimo 4 marzo. «E' palese - recita la lettera siglata dai capigruppo di opposizione - la difformità di trattamento riservata a due differenti situazioni che in ogni caso mina l'uniformità di applicazione delle norme sul funzionamento delle commissioni consiliari. Se è necessaria una revisione della composizione di tali organismi prima che tornino a esercitare le proprie funzioni, questo deve valere anche per la commissione bilancio, all'interno della quale ad oggi la minoranza ha un componente in meno. Se invece tale condizione non è ostativa per la prosecuzione dei lavori, lo stesso criterio va applicato per la commissione trasparenza i cui termini per la convocazione sono scaduti il 24 febbraio».
Considerazioni quelle messe nero su bianco dall'opposizione, che aprono uno stato di crisi nel consiglio comunale e a finire sotto accusa è Pasquale De Maio, che in veste di presidente del consiglio deve garantire non solo il corretto svolgimento dei lavori ma anche un trattamento imparziale delle istanze presentate dai componenti, siano essi parte della maggioranza o dell'opposizione.
«Nella sua qualità di presidente - obiettano i gruppi - lei ha il dovere di far sì che simili disparità di trattamento non abbiano luogo. Le chiediamo pertanto di intervenire e di rimuovere tempestivamente tali disparità, posticipando la seduta della IV Commissione a dopo che la conferenza dei capigruppo avrà completato la revisione delle commissioni, oppure convocando immediatamente e prima del 1° marzo la Commissione trasparenza, essendo la richiesta precedente all'altra commissione». Due richieste non esaudite da De Maio, circostanza che rischia di gettare benzina sul fuoco per l'opposizione, sul piede di guerra e decisa ad andare fino in fondo.