Nonostante la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario per finanziare i propri consumi o l'acquisto della casa, nel 2021 è cresciuta ulteriormente (+5,4% vs 2020) la platea dei cittadini maggiorenni che risultano avere un mutuo o un prestito in corso, arrivata al 44,5% del totale. Un trend iniziato nel 2016 e consolidatosi negli ultimi due anni di pandemia, caratterizzati da condizioni di accesso al credito particolarmente favorevoli anche per i finanziamenti di modesto importo.

Al contempo, però, è migliorata la sostenibilità finanziaria delle famiglie italiane, con il rischio di credito che nell'ultima rilevazione del 2021 ha visto il tasso di default 90 past due registrare una riduzione per attestarsi all'1,2%, il livello più basso degli ultimi anni. A questo risultato hanno contribuito, oltre alle moratorie e agli strumenti di sostegno attivati per contenere gli impatti della pandemia, anche l'atteggiamento responsabile delle famiglie e i tassi di interesse confermati dalla BCE ai minimi storici.

Alla luce di questo, la rata media rimborsata a livello pro-capite ogni mese è scesa ancora fino a 315 euro (-2,8% rispetto al 2020) mentre l'importo residuo che resta da rimborsare per estinguere i finanziamenti in corso si è attestato a 32.191 euro, in lieve flessione rispetto al 2020, malgrado il peso ancora rilevante dei mutui ipotecari che continuano ad avere un'incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.

Queste le principali evidenze che emergono dalla Mappa del Credito, lo studio sull'utilizzo del credito da parte degli italiani realizzato da Mister Credit - l'area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori - partendo dall'analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie.

"Nel corso dell'ultimo anno i flussi di credito erogato alle famiglie sono cresciuti in modo significativo per riportarsi sui livelli non troppo distanti da quelli pre Covid. In particolare, la dinamica è stata positiva per il credito al consumo e per il comparto dei mutui mentre i prestiti personali hanno risentito ancora degli effetti della crisi generata dalla pandemia" – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF.

La Mappa del Credito nel Lazio

Entrando nel dettaglio regionale, dallo studio emerge che in Lazio, la platea di consumatori che ricorrono al credito è cresciuta al 49,4% del totale, ciò la colloca terza nel ranking nazionale.

 

Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di contratti di credito, l'incidenza dei mutui all'interno del portafoglio delle famiglie è più bassa rispetto alla media nazionale (20,8), con un peso pari al 17,2% sul totale dei finanziamenti attivi, dato che colloca la regione al 16° posto della graduatoria nazionale.

I prestiti personali, invece, rappresentano il 30,0% del totale dei contratti, leggermente al di sopra la media nazionale (28,4%), mentre i prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi spiegano il restante 52,8%, dato che colloca la regione all'ottavo posto dietro a Campania (53,8%) e Abruzzo (52,9%).

A livello provinciale, Roma guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 22,3%, Rieti vanta il primato relativamente ai prestiti personali, con il 34,0% sul totale dei contratti di credito attivi, mentre Latina si distingue per l'incidenza dei prestiti finalizzati, con il 56,9%.