Restituire a largo delle Rose il significato del toponimo originario, ma soprattutto trasformare quello spazio centrale della città in una vera e propria piazza, punto di ritrovo per anziani e giovani. Muove in questa direzione il piano appena finanziato grazie alle risorse erogate dagli enti preposti mediante il bando di Rigenerazione Urbana, che l'amministrazione ha portato ieri all'attenzione della commissione ambiente e lavori pubblici. Per ora l'esecutivo ha potuto sottoporre ai commissari solo un preliminare del progetto da 421 mila euro (realizzato dall'ufficio Lavori Pubbici)  che prevede una quota di cofinanziamento da parte del Comune, ma già attraverso I rendering emerge la trasformazione che a breve riguarderà lo spazio, sia sotto il profilo estetico che dal punto di vista infrastrutturale.

«Il nome della piazza - ha sottolineato l'assessore ai lavori pubblici, Luana Caporaso - ci porta a voler riportare le rose presso l'area verde, ma è nostra intenzione sistemare l'intero spazio in un prossimo futuro, quindi anche il lato di via degli Aranci e via delle Margherite. L'idea di base che sottende al progetto è quella di trasformare lo spazio in un'area pedonale, eliminando le rotonde. Effettueremo inoltre una nuova perizia sugli alberi per capire quale alloggiamento dovremo garantire loro e se un agronomo potrà garantire il loro mantenimento».

Insomma un piano in grado di riqualificare lo spazio, ma al tempo stesso orientato già verso una futura pedonalizzazione del centro, sull'esempio della vicina piazza delle Erbe. La scelta, stando al progetto di massima, nel rispetto delle aree verdi è stata quella di optare per materiali che garantiscono basso assorbimento di calore, interventi di edilizia bioclimatica che prevedono l'impiego di strutture metalliche, la creazione di vasche per la raccolta delle acque meteoriche che servirà sia per irrigare parchi e giardini sia per l'antincendio. «Un progetto finalizzato a rendere quello spazio più fruibile – commenta il consigliere di Piazza Civica Giuseppe Petito – ma chiedo che venga mantenuta la scritta Aprilia, che rappresenta un piccolo monumento per la città».