Dopo oltre dieci anni d'attesa l'iter per permettere ad Aprilia di avere un palazzetto dello sport sembra essere arrivato a conclusione. I lavori sono quasi conclusi, come dimostra il sopralluogo compiuto alcuni giorni fa dal sindaco Antonio Terra e da diversi esponenti dell'amministrazione. Il taglio del nastro appare imminente, ma dall'opposizione c'è chi invita la maggioranza a non affidarsi ai privati per la gestione futura dell'impianto. E' il caso della lista Piazza Civica, che tramite i suoi tre consiglieri comunali e gli ex assessori Omar Ruberti e Monica Laurenzi lancia un appello alla giunta. «Abbiamo saputo che gli uffici del Comune stanno lavorando a un bando per affidare la gestione della struttura a un privato. Tale scelta - afferma Piazza Civica - è pericolosa e incoerente con la storia di quest'opera, in quanto si privatizza il primo e unico impianto sportivo pubblico della città ancora prima di averlo. La gestione di un palazzetto non va sottovalutata, ma è importante mantenere la natura pubblicistica della sua gestione. L'unica via che ci sembra percorribile è l'immediata apertura di un tavolo con il Coni regionale che ha tutta la capacità, le strutture e i mezzi per poter garantire una gestione orientata allo sport e alle società delle diverse discipline. Stiamo già lavorando a questa soluzione e accoglieremo il contributo di chi la condivide».
Piazza Civica inoltre ripercorre il travagliato percorso del palasport, non lesinando critiche all'amministrazione Terra. «L'annuncio della fase finale dei lavori è una bella notizia perché il palazzetto è una struttura essenziale, si tratta però non di un'opera compensativa ma di una ‘regalia' della società proponente la lottizzazione 30 Stelle. Dispiace che l'amministrazione nelle sue comunicazioni contribuisca alla disinformazione con semplificazioni che non aiutano i cittadini a comprendere cosa accade. Le abitazioni - continua - in corso di realizzazione rientrano in una lottizzazione autorizzata dal Prg del 1973 e pertanto non sono previste opere compensative. Che non vi sia alcun obbligo per ‘30 Stelle' di costruire il palazzetto lo si capisce dai significativi ridimensionamenti che il progetto ha subito dalla prima versione approvata con una delibera di giunta del 2011, oltre al clamoroso ritardo sull'ultimazione dei lavori previsti entro il 26 luglio 2015. Le spese di realizzazione, che nelle prima versione sarebbe costato 4 milioni di euro, si sono dimezzate e la struttura non sarà idonea ad ospitare la massima serie di alcune discipline indoor per il restringimento dello spazio tra l'area di gioco e le tribune. Ma trattandosi di una ‘regalia' è evidente che, non essendoci alcun obbligo della società, quest'impianto può solo essere ricevuto con estrema gratitudine». Piazza Civica invece chiede al Comune di vigilare sulle opere previste nella convenzione. «Rimangono obbligatorie per la società costruttrice, invece, le opere di urbanizzazione secondaria, ovvero, fogne, strade ed aree verdi. L'allargamento - spiegano - di via Carroceto e la realizzazione delle nuove strade che garantiscono il collegamento fino a via Toscanini vanno realizzate quanto prima, altrimenti il palazzetto sarà di difficile fruizione e aumenteranno i disagi. Su queste opere il Comune vigili, prevedendo la completa realizzazione prima dell'apertura».
Impianti sportivi
Piazza Civica: «No alla gestione privata del palasport di Aprilia»
Aprilia - Dopo 10 anni di attesa l’opera è quasi finita, la lista d'opposizione: «Un tavolo con il Coni per la gestione pubblica e il Comune chieda subito le opere secondarie»