In certi giorni senza molto vento gruppi di pescatori si spingono al centro della costa e sono i primi a disperarsi per il crescente numero di plastiche che tirano su insieme al pesce. E' una storia che va avanti da un po' di tempo ma che è stata surclassata prima dal covid, poi dall'aumento dei prezzi del carburante. Loro però, questi pescatori un po' sentinelle, sono la spia di cosa sta succedendo da alcuni mesi a questa parte lungo i quasi duecento chilometri di costa della provincia di Latina, 184 per la precisione, di cui meno di sei ufficialmente non balneabili. Si tratta delle foci e dei porti (compresa parte degli attracchi da diporto). A un mese esatto dall'assegnazione delle bandiere blu per il 2022 pure questo conta sul piano strettamente ambientale anche se probabilmente non inciderà sul risultato finale inerente il conferimento vero e proprio delle bandiere blu. Per città come Sperlonga si tratta di festeggiare il quarto di secolo con un riconoscimento circa l'eccellenza della balneazione, la quale comunque non è riferita solo alla qualità delle acque, bensì ad un complesso di servizi, come la presenza di piste ciclabili, la percentuale di raccolta differenziata, l'accessibilità.

Non c'è un riferimento specifico preponderante per quanto riguarda l'accentuazione della presenza di plastiche; è un fatto però che molte amministrazioni e associazioni si sono messe in moto per campagne di raccolta delle plastiche sui fondali, ove possibile, e sugli arenili e in questo caso stanno intervenendo progetti di numerose associazioni ambientaliste in tutta la provincia. Lo scorso anno i Comuni pontini premiati con la bandiera blu sono stati nove, un vero record, un obiettivo cui si puntava da tempo. Già quest'anno però, a metà febbraio, prime avvisaglie di guai per Latina, dove pesa il livello troppo basso di raccolta differenziata. Nel frattempo non è mai finita la corsa ad ampliare la rete delle piste ciclabili, alcune figlie di progetti lungimiranti altre, invece, realizzate per arrivare al tetto minimo necessario per ottenere e mantenere la bandiera blu, per non perdere un treno promozionale che resta tra i più importanti per attirare turisti. La Fee (Fondazione per l'educazione ambientale) conferisce la bandiera blu sulla valutazione di una griglia molto precisa. Tuttavia alcune associazioni ambientaliste negli anni hanno mostrato l'altra faccia della costa, mettendo in luce soprattutto lo stravolgimento dovuto agli abusi edilizi che, in quanto tali, incidono sull'apporto di reflui non considerabili dalle tabelle ordinarie. A maggio 2022 la cerimonia di conferimento delle bandiere sarà, di nuovo, l'occasione per stilare la mappa circa la condizione del litorale. Però si sa fin da ora che mancherà qualche tassello, pur non richiesto nel concorso Fee, che porta con sè errori e sottovalutazioni, come dimostra sia la raccolta delle plastiche che lo sky line stravolto dal cemento.