Si prospettano nuovi tagli per l'istruzione a livello comunale e in particolare per la scuola dell'infanzia San Marco, che attualmente garantisce la permanenza dei bambini anche nel pomeriggio con servizio mensa, ma dalla prossima annualità non dovrebbe più offrire il tempo prolungato. Con la pubblicazione del bando per il prossimo anno scolastico, quello 2022/2023, i genitori hanno riscontrato infatti che il Comune non prevede orari di apertura oltre le ore 14. Un'eventualità che ha spinto una rappresentanza delle famiglie a rivolgersi all'ente municipale con la speranza che il servizio non venga ridimensionato.

«Lamentiamo la situazione di disagio che andranno a vivere le famiglie degli alunni della scuola dell'infanzia San Marco di Latina per l'annualità 2022/2023 in relazione all'impossibilità di usufruire del servizio di orario pomeridiano - si legge in una lettera protocollata ieri in Comune dai genitori - Nell'avviso per le iscrizioni alle scuole dell'infanzia paritarie comunali pubblicato sul sito del Comune di Latina, risulta stabilito l'orario fino alle ore 14. Sono molti gli interrogativi rispetto alla scelta del Comune di Latina di non voler garantire l'orario pomeridiano e pertanto di non voler investire sulla crescita e sull'educazione dei nostri figli e sul benessere delle famiglie, anche in relazione alle necessità lavorative dei genitori, in un periodo storico in cui essere lavoratore è un'esigenza indispensabile e quindi meritevole di essere tutelata. Tale benessere e crescita dei bambini dovrebbe essere garantita dalle istituzioni tutte e dal sindaco, in primis, nelle sue funzioni di Ufficiale di Governo. Ebbene, molti di noi hanno scelto di far frequentare la scuola dell'infanzia San Marco ai propri bambini, non solo per l'indiscutibile prestigio della stessa e per l'encomiabile lavoro del personale didattico, ma anche per via del servizio pomeridiano che poteva garantire una gestione familiare ottimale». Anche se i genitori osservano che il prestigio della scuola sta venendo meno, per l'assenza di alcuni servizi garantiti in passato, come le attività integrative mai iniziate negli ultimi due anni, attività all'aperto che non possono essere svolte a causa dei lavori di ristrutturazione del giardino mai iniziati e aule chiuse per carenze strutturali.