Dignità per le commesse, per i bagnini e per quei lavoratori che stanno in un limbo che li rende meno «famosi» di tutti gli altri ma non per questo meno in difficoltà.
Così il congresso provinciale della Uiltucs ha acceso i riflettori su alcune «spine» della condizioni del lavoro a Latina e nelle altre città pontine. Nella relazione del segretario riconfermato Gianfranco Cartisano un'analisi dei «molti casi affrontati negli ultimi mesi, a partire dalla vicenda dei bagnini delle spiagge pubbliche di Terracina, nonché dalle commesse spiate dai capireparto, per arrivare alle molte situazioni di incertezza e alla disuguaglianza nel trattamento salariale tra uomini e donne». E' stato il direttore dell'Inps, Maurizio Mauri, intervenuto ai lavori congressuali, ad offrire un quadro nitido (e preoccupante) della nostra economia e della «reputazione» della provincia di Latina quanto a rispetto delle regole nei confronti dei lavoratori. Sul contesto ha inciso evidentemente la pandemia. Lo scorso anno sono state autorizzate circa 21mila «Naspi», ossia l'assegno mensile di disoccupazione, cui si aggiungono i circa 18mila sussidi ai lavoratori stagionali dell'agricoltura. Ciò significa che quasi un decimo della popolazione totale residente va avanti grazie al welfare del lavoro. «Dobbiamo finanziare l'occupazione, non la disoccupazione - ha detto in proposito il Presidente della camera di Commercio Giovanni Acampora nel corso del dibattito - riferendosi alla necessità di aiutare le imprese che optano per il lavoro legale e regolare e stando attenti alla transizione ecologica, perché essa non si trasformi in un fattore negativo nella competizione globale». Della «necessità di puntare sulla formazione e di guardare con attenzione le specificità di territori come il nostro» ha parlato l'eurodeputato salvatore De Meo, mentre la responsabile di Legambiente di Terracina, Anna Giannetti, ha invitato ad un «dibattito franco e alla collaborazione nella stesura di regole che poi debbono essere rispettate per assicurare uno sviluppo sostenibile sia sotto l'aspetto etico che economico». In apertura il Presidente dell'Ente Bilaterale Turismo Lazio, e di Federalberghi, Tommaso Tanzilli, ha invitato sindacati e categorie datoriali a fare tesoro del Pnrr per «trasformare l'economia e il valore straordinario dei nostri territori perché si tratta di un'occasione unica dal punto di vista degli investimenti». A seguire l'assessore regionale al turismo, Valentina Corrado, ha illustrato la nuova legge approvata pochi giorni fa dopo 15 anni di attesa e che «riporta l'attenzione su un mondo lasciato andare, mette regole stringenti nel settore alberghiero, in quello delle guide e pone sotto i riflettori della promozione non solo Roma ma l'intero territorio, a partire proprio dal litorale pontino». A tirare le conclusioni, insieme al segretario provinciale Cartisano, la segretaria regionale Roberta Valenti, che in un intervento molto sentito ha riportato l'attenzione sulla qualità del lavoro e sulla «necessità che esso sia pagato adeguatamente perché è inutile girarci attorno: se oggi alcune figure professionali nel turismo non si trovano è perché l'offerta economica è troppo bassa, non in linea con i contratti di categoria; noi sindacati siamo pronti a collaborare con le imprese e per la ripresa - ha ribadito - ma il lavoro deve essere a condizioni dignitose».