La sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna del Comune di Aprilia al pagamento di un risarcimento danni di oltre 22 milioni per il lodo Aser ha messo in crisi la giunta Terra, ora in seria difficoltà dal punto di vista economico e finanziario. Una situazione che ha allungato sull'ente di piazza Roma lo spettro del dissesto finanziario, ipotesi che la maggioranza intende scongiurare con tutte le forze. Ma a destare le critiche dell'opposizione è soprattutto il fatto che il debito di 15,6 milioni di euro (cifra alla quale bisogna aggiungere interessi e rivalutazione) non sia ancora stato iscritto a bilancio, malgrado una sentenza sfavorevole emessa già nel febbraio 2016 dalla Corte d'Appello. Un errore grave a giudizio dei Grillini Apriliani e dei Cittadini Pentastellati, che attribuiscono questa responsabilità agli assessori alle Finanze che si sono succeduti negli ultimi 6 anni e che per questo chiedono le dimissioni del vice sindaco Lanfranco Principi, attuale delegato al Bilancio. «Già alla fine del 2017 avevamo espresso i nostri dubbi sul fatto che nel bilancio comunale - afferma Andrea Ragusa di Grillini Apriliani e Citatdini Pentastellati - non risultassero iscritti quei 15 milioni di euro dovuti alla Tributi Italia (socio privato dell'Aser) a seguito della sentenza sfavorevole, sebbene l'iscrizione di tali debiti fosse prevista dall'articolo 194 del Tuel. che stabilisce che gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Le sentenze della Corte d'Appello sono provvisoriamente esecutive secondo un pronunciamento della Cassazione 1440 del 2000 e il ricorso e non sospende l'esecutività della sentenza, tuttavia è prevista la possibilità che lo stesso giudice dell'appello, su istanza di parte, ne sospenda l'esecuzione quando da quest'ultima possa derivare un grave ed irreparabile danno. Alla luce di ciò avevamo sottolineato come la non iscrizione del debito con Aser sarebbe potuta essere deleteria per le casse dell'ente, malgrado l'impugnazione alla Suprema Corte».
Una scelta rischiosa quella della giunta Terra a giudizio di Ragusa, che pur attribuendo responsabilità al precedente delegato alle Finanze sottolinea come anche l'assessore Principi - in carica dal 2018 - sarebbe potuto intervenire per iscrivere il debito a bilancio. «All'epoca ci sembrò azzardata la condotta del sindaco Terra, dell'assessore Mastrofini e di tutta la giunta, non procedendo a un preventivo accantonamento per evitare un disastroso impatto sugli equilibri di bilancio. Avevamo messo in evidenza - continua - la potenzialità di questo pericolo già dal 2017, quando sostenevamo che sin dal 2008 doveva essere previsto un incremento del fondo rischi per contenzioso, voce che nel bilancio del Comune di Aprilia nel 2016 era pari a zero. E chiediamo all'assessore Principi perché, dall'anno della sua nomina nel 2018, non sono accantonate somme in bilancio per il pagamento degli imprevisti come questo, che poi tale non è? Dal rendiconto di gestione del 2020 il fondo contenzioso risulta di 65 mila euro. Avevamo messo in guardia l'amministrazione comunale, ma i nostri suggerimenti sono rimasti inascoltati».
Per questo Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati chiedono le dimissioni del vice sindaco. «A seguito di questo prevedibile epilogo della vicenda Aser - conclude - ci piacerebbe apprendere la notizia delle dimissioni dell'assessore, anche perché la decisione di portare avanti il ricorso nei diversi gradi di giudizio ha determinato una spesa, per le tasche dei cittadini, pare superiore ai 150 mila euro».
Tributi
Debito sul lodo Aser non in bilancio, l'affondo: «L'assessore si dimetta»
Aprilia - Comune condannato dalla Cassazione a pagare oltre 22 milioni, Grillini Apriliani contro il vice sindaco Principi: «Il debito andava iscritto già diversi anni fa»