Sta lavorando come medico associato autorizzato dalla Asl RmH insieme ad un medico di medicina generale, o medico di famiglia, facendo visite e ricette per gli utenti residenti in provincia di Roma. In una situazione normale la cosa non avrebbe alcun eco per l'informazione, ma parlando di Angelo Casciano, il dottore di Aprilia finito sotto ai riflettori perché non essendosi sottoposto al vaccino anti Covid venne prima sospeso dall'ordine dei Medici, poi anche dalla Asl, quindi a seguito di alcuni certificati che ne attestano l'incompatibilità col vaccino, l'Ordine lo ha reintegrato, ma la Asl di Latina no.
Da mesi, siamo a sei a breve, il dottor Casciano dovrebbe - secondo il regolamento applicato a lui dalla Asl, un regolamento per i dipendenti dell'Azienda - lavorare senza contatti con il pubblico. Per questo Latina lo ha assegnato al call center di Sabaudia. Dovrebbe rispondere al telefono della guardia medica. Poco importa che il suo Ordine dei Medici abbia annullato la sua sospensione. Non gli hanno più consegnato il ricettario, non può quindi naturalmente fare le ricette rosse, quelle ad esempio per i medicinali salva-vita e da sei mesi è senza stipendio perché a Sabaudia Casciano per motivi di salute e probabilmente per una scelta personale, ha deciso di non andare.


Eppure sulla piattaforma della Regione lui è ancora ritenuto un medico di famiglia. In molti lo hanno richiesto e scelto. Circa trecento nuovi assistiti negli ultimi mesi, a cui però non può fare ricette. «Non riesco ad accettare che a pagare, oltre a me, siano anche i miei assistiti. Mi chiedono ogni giorno - ci dice - quando la situazione tornerà alla normalità. Sono commosso da tanta fiducia, tanto affetto. Ci sono assistiti che hanno davvero difficoltà economiche ma che hanno scelto di restare con me e pagare di tasca propria le medicine che avrebbero gratis se andassero da un altro medico. Posso comprendere che la Asl dovesse prendere dei provvedimenti, ma mi chiedo se sia giusto applicare a un medico di medicina generale il regolamento per i dipendenti dell'azienda. Ma soprattutto mi chiedo perché ad una richiesta ufficiale di riavere il ricettario non sia arrivata risposta. Non mi danno il ricettario, ma non me lo negano nemmeno in forma scritta...».