La passione per i lunghi viaggi, per lo più all'estero, è sempre stata nel suo Dna. Poi, nel 2020, sono arrivati la pandemia e i lockdown, che sembravano avergli tolto la possibilità di spostarsi liberamente. Ma come si dice, bisogna fare di ogni necessità virtù, ed ecco arrivare l'idea che, in breve tempo, si è trasformata in una vera e propria impresa: fare il giro d'Italia in monopattino.

È la storia di Stefano Giusto, 43 anni compiuti a maggio, agente di polizia locale di Venezia che, per il terzo anno consecutivo, ha deciso di investire le sue ferie per un viaggio a bordo del mezzo elettrico a due ruote, macinando chilometri di strada, obbligatoriamente su pista ciclabile (dove c'è disponibilità) o su vie con limite di velocità di 50 chilometri orari.

Ieri Stefano Giusto era a Latina. Ha pranzato al ristorante L'Arco di via Cavour, dove ha sostato a termine della tappa tra Gaeta e il capoluogo pontino. Per la notte si è fermato alla Casetta di Gaia, oggi ripartirà in direzione Ostia e domani arriverà a Roma, concludendo il tragitto di quest'anno.

Stefano Giusto racconta di come questa sua passione sia nata in modo casuale, durante il lockdown, quando ha acquistato il suo primo mezzo elettrico durante un Black Friday, senza sapere che sarebbe stato proprio grazie ad un monopattino che poco dopo avrebbe tentato l'impresa del giro d'Italia, un quarto di tragitto ogni anno. Il suo viaggio è iniziato nel 2020, partendo da Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia (al confine con l'Austria) per arrivare ad Ancona. Nel 2021 ha ripreso il suo percorso proprio dal capoluogo delle Marche per raggiungere Santa Maria di Leuca, in Puglia. Quest'anno è ripartito sempre dalla Puglia, da Taranto per l'esattezza, in direzione Roma. Quest'ultimo viaggio è iniziato il 9 maggio scorso e in questi giorni ha attraversato località come Matera e Napoli e ieri ha percorso il tratto Gaeta - Latina, il più lungo di questa parte di tour.

Un viaggio di oltre 1.000 chilometri, percorrendo mediamente tra i 50 e i 70 chilometri al giorno, il tutto con l'ausilio di una App che gli indica i tratti percorribili da biciclette o, per l'appunto, da monopattini. Questo lo ha portato anche a fare lunghi tratti sterrati, sempre a bordo del suo monopattino Dynamic Moving, un prodotto italiano che Stefano Giusto ha scelto proprio per la sua capacità di sopportare anche strade più insidiose.

Un'esperienza unica, supportata dal Gruppo Sportivo della Polizia Locale di Venezia, che ai più potrebbe sembrare facile, dato che sta viaggiando a bordo di un mezzo elettrico, ma che in realtà è anche stancante, visto lo zaino di 16 chili sulle spalle e i tragitti da tre o quattro ore consecutive.

«Girando vedi posti stupendi, di cui spesso non ci rendiamo conto quando percorriamo le grandi strade in auto» spiega Stefano Giusto, che proprio su questa sua avventura ha scritto un libro, che riassume la prima metà del giro, ossia quella relativa al 2020 e al 2021. Probabilmente ne seguirà un altro, a fine 2023, quando Stefano Giusto completerà il suo giro, ossia ripartendo da Roma per chiudere il cerchio. Intanto, il racconto di questa sua avventura la sta affidando ai social network, Instagram per l'esattezza (sul profilo stefano.giusto10), dove sta documentando i suoi spostamenti. Un viaggio molto particolare, attraverso cui l'agente vuole anche veicolare un messaggio importante: riscopriamo il nostro Paese e, perché no, facciamolo rispettando l'ambiente.