Gli stessi cassonetti di tre giorni fa, di multimateriale, carta e indifferenziato ormai traboccanti, non ancora svuotati e dunque sempre più ai limiti della decenza per lo sguardo e per l'igiene pubblica. La situazione dei rifiuti nel centro cittadino è ormai fuori controllo, nonostante sia stata oggetto anche di una lunga discussione nell'ultimo consiglio comunale nel quale sono stati approvati atti fondamentali di Abc come il Pef e il bilancio. Siamo nella centralissima viale Italia, ma lo scenario si ripete uguale in via Germania, Via Vespucci, via Don Morosini, vicino al mercato coperto: cassonetti bianchi e blu di multimateriale e carta che già erano stracolmi domenica e lunedì e che ora lo sono ancora di più con gli stessi rifiuti perché nessuno è passato a raccogliere nonostante le promesse di una implementazione del servizio.
Non solo non si è un visto un surplus di interventi ma nemmeno gli standard minimi di raccolta. Si sta procedendo invece con la raccolta dell'indifferenziato. Poi nelle zone dove gli operatori di Abc sono passati a ritirare, come ad esempio via Amaseno, i cassonetti sono stati svuotati ma non è stata pulita l'area circostante con il risultato di cartacce, residui organici, cartoni, bottiglie e altri sacchetti per strada. Uno squallore che si aggiunge in quella zona all'immagine dell'erba alta e secca del grande parco Europa che fronteggia il centro commerciale Latina Fiori. E siamo sempre nel cuore della città e all'esordio di un'estate con temperature altissime nella quale vanno adottate misure urgenti sotto il profilo della salubrità. Cosa sta succedendo? Sembra che ci siano stati problemi con la raccolta anche se i vertici di Abc nell'ultimo consiglio comunale avevano spiegato che il problema del centro cittadino, con l'aumentare incontrollato della produzione dei rifiuti di questi giorni, era dovuto al fenomeno della ‘migrazione', ovvero al fatto che i cittadini delle zone dove c'è il porta a porta conferivano scorrettamente altri rifiuti nella zone non servite come il centro cittadino. Ma evidentemente il problema, sul quale andava preventivata una soluzione molto tempo fa visto che era un effetto previsto e prevedibile, non è solo questo. Perché a viale Italia e in tante altre zone gli operatori non sono proprio passati e sacchetti e buste che affiorano dai secchioni ormai ridotti a reperti archeologici retaggio della vecchia Latina Ambiente, sono gli stessi di tre giorni fa con l'aggiunta preoccupante di un nuovo carico di spazzatura. Intanto ieri Lbc si è detta non soddisfatta del servizio in una nota.
«È nostro dovere, in qualità di forza politica, farci portavoce di un certo malumore e, quindi, dare indirizzo all'azienda speciale Abc - hanno detto Coletta, Campagna, proietti e Ranieri - cosa che, tra l'altro, è prevista dalla formula giuridica stessa dell'azienda. Abc non è un atto di fede per noi, ma una scelta politica convinta nella quale poniamo grande fiducia. Proprio per questo, esigiamo di più. Dobbiamo chiedere uno sforzo maggiore, sia ad Abc che al Comune di Latina, affinché si acceleri sul fronte della raccolta porta a porta e si raggiunga entro fine anno l'obiettivo prefissato del 54%. Da implementare, anche il servizio degli ispettori, per intervenire dove la differenziata non viene svolta correttamente. Bisogna fare di più. Solo in questo modo potremo avere una città più pulita, dove ognuno paghi secondo equità. Ricordiamo, infatti, che differenziare bene vuol dire avere una bolletta più leggera». Proprio in merito alla Tari, aggiungono che: «Nonostante il momento storico complicato, attraverso questo PEF, verranno esentate dal pagamento della Tari le famiglie con un ISEE fino a 15.000euro e fino a 20.000euro con quattro o più figli nel nucleo». Resta però l'aumento generalizzato dell'1,8% nella quarta rata prevista per fine anno. E a fronte di questi scenari, sembra un paradosso.