L'ammontare del credito complessivo che il gestore Acqualatina vanta per bollette non pagate è pari a 156.711.399,85 euro. Una montagna di soldi che il gestore non ha ancora recuperato e che pesano sul bilancio della società oltre che, ovviamente, sulle bollette dei cittadini. Una situazione di cui i sindaci dell'Ato 4 dovranno tenere conto in sede di approvazione del bilancio della società. Da anni Acqualatina consegna ai sindaci pontini il quadro puntuale dei soldi che non vengono incassati per morosità delle bollette. Ma quest'anno la cifra è enorme e, sommata a quella dei costi energetici e agli investimenti, rischia di portare a un incremento enorme delle tariffe per i cittadini.
Proprio su questo aspetto i sindaci pontini dovranno trovare una soluzione, perché le cifre di cui parliamo sono elevatissime. Basti prendere in considerazione i 156 milioni di morosità al 31 dicembre 2021 ed è facile capire quanto sia delicata la decisione. Il gestore ha consegnato ai sindaci una relazione di ben 16 pagine all'interno della quale sono elencati tutti i dettagli sull'evasione delle bollette. La parte del leone la fanno le utenze domestiche che hanno maturato un credito pari ad euro 74.326.310,98 pari a 0,47 % del credito totale, superiore a quanto maturato dalle attività commerciali; le quali hanno maturato un credito pari ad euro 29.136.140,68; le utenze uso domestico promiscuo e non residenziale hanno maturato un credito totale pari ad euro 29.027.787,46.
Latina e Aprilia sono i comuni che hanno l'evasione maggiore. Nel capoluogo oltre 29 milioni di euro, ad Aprilia 25,6 milioni di euro. Sul totale delle fatture, l'evasione si attesta al 9,7%.